venerdì 3 giugno 2016

Pozzuoli, il lento degrado di Lucrino

Foto repertorio

Furti nelle auto con scasso dei finestrini, rapine persino nelle case, movida selvaggia e cafona, parcheggiatori abusivi in ogni angolo e mare assolutamente non cristallino. E' questo uno squarcio su Lucrino, località di Pozzuoli che affaccia sul mare ed è alle pendici del Montenuovo, nota per essere la residenza dei borghesi e degli "arricchiti", oggi subisce un lento declino di immagine per mezzo del degradato contesto sociale ed economico che attanaglia il comune di Pozzuoli.
Non ci sono parcheggi e tra poco nemmeno le spiagge, dato che l'erosione del mare ha ingoiato metri e metri di sabbia e l'arenile è quasi inesistente, tanto da aver costretto i gestori dei lidi balneari ad edificare enormi piattaforme e pontili per permettere ai bagnanti di potersi godere il sole, perché il mare è materia spinosa, controversa, soprattutto in ragione dei dati allarmanti delle ultime settimane quando le autorità locali e di monitoraggio delle acque dapprima avevano vietato la balneazione per eccesso di presenza dei batteri fecali e poi, con stupore della gente e degli utenti (che pagano fior di verdoni per farsi un bagno "giù Lucrino") lo hanno revocato. Mistero.
Foro repertorio
Direbbe Giulio Andreotti: a pensar male si fa peccato ma ci si indovina; per questo molti puteolani e giornalisti locali storcono il naso su tale dietrofront dell'Arpac, considerando che sul litorale di Lucrino convergono interessi politici ed economici di alcune famiglie "politicoimprenditoriali" della zona. Ognuno ha la sua opinione, ma chissà se un giorno Pozzuoli avrà la Gloria che merita.

Il Cacciatore di Calabria

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