venerdì 30 marzo 2012

POZZUOLI : IL VERO CARROZZONE? CON FIGLIOLIA.


Continua il pittoresco assemblamento della coalizione di centrosinistra di Pozzuoli, infatti dopo aver pescato nel Pdl inglobano anche i ballerini dell'Udc i quali avevano veementemente criticato i traditori di Magliulo: loro cosa sono allora? Quale coesione tra Vendoliani e Casiniani? Cosa diranno i duri e puri della sinistra? Adesso non si indignano

domenica 25 marzo 2012

Parte l'operazione "Basta con le imposizioni". La sinistra barcolla.


Qualcosa accade in città, è in fermento una nuova piattaforma politica che si condensa in un rinnovato progetto moderato. Lo hanno chiamato impropriamente "Quarto Polo" ma, dato che non esiste nemmeno il terzo, sarebbe più aderente il concetto di nuova frontiera dei moderati puteolani, per questo stanno confluendo in esso una moltitudine di persone e politici navigati stanchi delle solite imposizioni dall'alto o al di fuori di Pozzuoli.
Decidono i puteolani, questo sembrerebbe essere la nuova trama che muove gli attori di questo nuova coalizione politica e novità interessante e nuova è che si dialoga e ci si coordina per scegliere il sindaco, che probabilmente sarà un ex democratico di matrice Dc proveniente dal Pd il quale si è ribellato alle imposizioni ed alle scelte preconfezionate che vengono attuate nel partito puteolano di Bersani. Sempre gli stessi e poi hanno il coraggio di dire che nel centrodestra ci sono sempre gli stessi attori, forse è vero, ma almeno di qua si discute e si coopera per scegliersi il sindaco ed altro.
Il nuovo schieramento sembrerebbe orientato a tenere fuori anche qualcuno dei cosiddetti "traditori" della giunta Magliulo il quale sarà sicuramente una delle bandiere di questa campagna elettorale dato che la gente non ha ancora digerito e smaltito la rabbia e la delusione per la prepotente cacciata dello stesso.
E' da sottolineare però che qualcuno di quelli che non hanno condiviso le scelte di Magliulo è da sempre collocato nell'orbita moderata e di centrodestra, quindi con la giusta mediazione ed un equilibrato accordo si potrebbe ricucire.
Tirando le somme è dunque possibile affermare che almeno questa volta è arrivati spontaneamente ed in modo del tutto democratico e libero alla composizione di uno schieramento che ha posto il dialogo alla base di tutto.
Finalmente.

sabato 17 marzo 2012

L'Udc "appende" Figliolia?


Silenzio tombale, improvviso, brusco: l'altra sera doveva esserci il faccia a faccia decisivo tra il candidato sindaco della sinistra e i democristiani di centro ma parrebbe che tale incontro si sia concluso con un nulla di fatto, nessun matrimonio per ora. Intanto all'esterno della sede del maggior partito di sinistra ed in città venivano esposte bandiere, vessilli ma la precoce festa viene interrotta con il calar della sera: l'accordo con l'Udc non c'è e tutti i "piddini" che sgattaiolavano in preda all'euforia sono ripiombati repentinamente con i piedi per terra.
Nozze a data da destinarsi? O l'Udc sposerà nuove cause?

sabato 10 marzo 2012

Caso Dell'Utri, la Cassazione boccia l'antimafia "politica".


Si ripristina la civiltà giuridica di un paese liberale e democratico con la sentenza al senatore Dell'Utri. Siamo soggetti ad una Costituzione vetusta che necessita di ammodernamenti in molti suoi punti, ma i principi cardine in essa sanciti, soprattutto quelli sulla giustizia richiamati anche dalle moderne Convenzioni sui diritti dell'Uomo di stampo europeo, vengono puntualmente disattesi e non applicati da certa magistratura "colorata".
Il giochino o la tattica di etichettare con reati di mafia alcuni soggetti indesiderati o scomodi o antropologicamente differenti rispetto a chi esercita la professione requirente è divenuta una triste ed incivile pratica troppo diffusa nei tribunali italiani, soprattutto meridionali. L'uso politico dell'azione penale è un problema che ha raggiunto grandezze preoccupanti così come il mettere a tacere  l'opinione pubblica attraverso il fazioso e forzato coinvolgimento di imprenditori o di politici in inchieste per mafia o camorra: li si "trascina" in maxi inchieste o maxi retate per inglobarli in un unico calderone insieme a veri delinquenti per farli confondere con essi, così l'opinione pubblica tace e non si azzarda nemmeno a mettere in discussione l'operato dei pubblici ministeri dato che si tratta di argomenti tabù.
Le antimafia di "carta" alla Saviano e quella politica di alcuni Pm delle varie direzioni distrettuali antimafia utilizza tale forma di schedatura affinché alcuni soggetti possano essere annientati politicamente o economicamente anche mediante sequestri selvaggi che hanno il sapore dell'esasperata esagerazione. Troppo razzismo antropologico verso certi abitanti di alcune zone del sud Italia.
Lo stesso razzismo che ha portato a perseguitare con ogni mezzo ed ogni pentito il senatore Pdl Marcello Dell'Utri il cui processo è stato infarcito da innumerevoli fonti di prova le quali non hanno portato ad alcun risultato teso ad un giudizio di colpevolezza dello stesso. Tutto fallace, contraddittorio, per nulla attendibile: un boomerang che la Corte di Cassazione ha spedito al mittente accogliendo completamente persino le doglianze del Procuratore Generale della Suprema Corte il quale ha messo in risalto che il reato di concorso esterno in associazione mafiosa sia qualcosa di altamente indefinito ed astratto e che di fatto non esiste nemmeno da un punto di vista normativo. La pubblica accusa della Cassazione si è spinta oltre e ha persino evidenziato a gran voce che l'imputato Dell'Utri ha visto calpestati anche i suoi più elementari diritti civili e processuali.
Giustizia sommaria insomma, anzi giustizia superficiale ma pilotata da una certa parte politica che almeno indirettamente e visceralmente esercita da sempre grossa influenza di opinione e spirituale nei confronti di certi magistrati requirenti i quali sembrano quasi essersi trasformati in una sorta di esorcisti che vedono il demonio ovunque e sentono il continuo bisogno di scuotere il bussolotto dei pentiti compulsandoli fino a quando non ascoltano ciò che sembra esser loro più gradito.
La sentenza di annullamento della condanna a Dell'Utri è una pietra miliare per la nostra giurisprudenza, sottolinea con forza che il sol fatto di etichettare una persona in modo generico come "mafioso" non è indice di  nulla e non ha valore probatorio in quanto per condannare un imputato (per un reato esistente....) bisogna attribuirgli fatti storici e determinati i quali indichino delle condotte empiricamente rilevabili che possano essere indice di contributi causali effettivamente verificatisi.
Ci sono tanti casi come quello del senatore azzurro ma passano inosservati e non viene resa giustizia per essi. Dell'Utri ha avuto la fortuna ed il privilegio di essere processato da solo e quindi un tribunale può vagliare con maggiore attenzione una singola posizione; ma coloro i quali vengono trascinati nei calderoni dei maxi processi non possono ricevere la stessa accuratezza giudiziale: ecco il metodo della "confusione", strumento attraverso il quale si eliminano personaggi non "simpatici" a certi organi requirenti.

giovedì 8 marzo 2012

Pozzuoli: Udc propensa alla "baldraccagine" politica con la sinistra?



L'esperienza delle regionali Piemontesi, per fare uno dei tanti esempi, e le avventure elettorali delle scorse amministrative e regionali non gli hanno insegnato nulla. L'Udc persevera nella deplorevole politica delle due fornaci: si va da una parte piuttosto che dall'altra se si ha il sentore di vittoria o di maggior bottino politico. Questo scellerato modo di fare politica è stato pagato pesantemente in termini di percentuali di voto alla suindicate competizioni elettorali, hanno preso meno della metà dei voti che riescono a strappare quando viaggiano in coalizione con i partiti del centrodestra.
La sinistra non paga, non è nel Dna dell'elettorato uddiccino che è prevalentemente moderato e liberale, anzi in alcuni casi proprio di destra. Ma i rappresentanti e i politicanti dell'Udc nazionale e non, continuano a non rispettare i propri elettori accoppiandosi con chiunque sia in odore di vittoria. Un orgia politica che di cattolico non ha nulla, è solamente il rinnegare se stessi ed i propri convincimenti mascherando il proprio cinismo da etichetta di responsabilità.
A Pozzuoli la storia si ripete ad ogni elezione, fino all'ultimo si mostrano volutamente indecisi finchè non trovano il "cliente" che mostra più muscoli o millanta maggiormente vittorie trionfali. Si accoppieranno con Figliolia? Cosa hanno in comune i candidati dell'Udc con gli esponenti di Sel o addirittura con quelli dell'IDV?
Un rapporto senza dubbio sconcio e "peccaminoso".

sabato 3 marzo 2012

Pozzuoli: A destra il dialogo, a sinistra la dittatura.

Il centro destra ed il mondo dei moderati in genere è in gran fermento in queste ore. L'ampio dibattito ed i continui incontri tra i vari personaggi politici continua e si protrae da mesi: è probabilmente il segno che almeno nel centro&destra puteolano il dialogo tra i vari attori c'è.
Nulla è imposto ed è tutto frutto di equilibri e proporzioni politiche, addirittura parrebbe che si stia formando uno schieramento di moderati alternativo a quello "ufficiale" rappresentato da Monaco, Giacobbe e Maione. Una formazione politica con a capo Magliulo e la sua truppa di "ex"(?) fedelissimi ed un personaggio che aveva molto peso nello schieramento di centrosinistra come Artiaco, anch'egli politico di matrice democristiana.
Cosa succederà? E' ancora tutto prematuro ma certamente si spera che i due schieramenti moderati possano trovare un accordo o quantomeno una sana cooperazione: è la democrazia.
Non bisogna cedere alle sirene stonate di un centrosinistra in grosse difficoltà che tanto reclama dibattiti e dialoghi e poi è sempre in mano a qualche  "Castro" locale che fa il bello ed il cattivo tempo e dove le scelte sono effettuare sempre dai soliti vassalli.
Meglio essere quello che si è in tutta trasparenza e strafottenza che fare gli ipocriti o i falsi perbenisti  e moralisti. Il centrodestra sul piano del "dialogo" tra le varie anime ha già vinto ed è già un buon risultato.