mercoledì 30 novembre 2011

Pozzuoli: non si arresta il rinnovamento nel Pdl.

Il Pdl nazionale e locale vive momenti di forte rinnovamento, finalmente si aprirà la fase dei congressi e delle elezioni dei coordinatori locali e non. Il rinnovamento parte da tali passaggi, la democrazia si rafforza con queste misure e nuovi scenari e personaggi sono pronti a soppiantare i soliti volti che calcano i palcoscenici da decenni. Pozzuoli potrebbe addirittura essere la prima città nella quale si svolgano le votazione dei tesserati al movimento politico: da primo e conclamato caso patologico d'Italia per "sfratti violenti" di Sindai mezzo notai a primo comune della penisola nella quale si sperimentano le più elementari regole della vita associativa politica con l'elezione del rappresentante del partito. Un bel primato, finalmente. Speriamo che questo accada veramente.
Di sicuro i deplorevoli fatti che hanno visto come protagonisti i vertici del Pdl locale ed ex figure piddielline non fermeranno ciò che stava avvenendo nel partiro a livello locale, la maggiornaza dei consiglieri si era coalizzata intorno all'ex sindaco Magliulo il quale aveva incarnato la giusta sintesi per la formazione della nuova corrente di maggioranza del popolo della libertà. Chi si è trovato in minoranza, da buon democristiano qual'era, avrebbe dovuto accettare le regole democratiche della vita di partito così come avveniva nei vecchi partiti della prima Repubblica, ove le correnti di minoranza rappresentavano a loro volta l'alternativa ed il pluralismo all'interno di uno stesso movimento politico.
Si è scelta la strada della forza, dell'impeto, della vendetta: così no si costruisce, si sfascia. Infatti un amministrazione abbastanza attiva ed ancora nella sua fase "adolescenziale" è subito stata abbattuta, per questo i cittadini che si incontrano per strada sono inferociti verso chi ha manifestato con tali forme estreme e plateali il proprio dissenso facendo capitolare la neonata amministrazione cittadina. In un clima del genere impregnato di crisi e di sacrifici ci si sarebbe aspettato un atto ed un comportamento di sobrietà e responsabilità da parte di chi ha "tradito".
Nonostante tutto, sembra che il rinnovamento nel Pdl non lo abbiano fermato. Staremo a vedere.

venerdì 25 novembre 2011

Il banchetto dei signorotti "scaduti"

Si narra che nelle ore precedenti e successive al tradimento del sindaco qualcuno abbia brindato e cenato baldanzosamente presso una locanda puteolana.
Se questo è il modo di fare politica da parte di chi si professa come un tecnico e scienziato del settore vuol dire che siamo proprio alla frutta. Le cene di Trimalchione "trasversali" oltre ad essere volgari sono anche indigeste.

mercoledì 23 novembre 2011

"INFAMIA POLITICA" A POZZUOLI: HANNO TRADITO IL SINDACO MAGLIULO.

Non commenterò questo post, lascio a voi il libero sfogo. Ogni parola è superflua, i fatti ed i soliti personaggi parlano da se. Sicuramente la popolarità di Magliulo di oggi è molto alta. VERRANNO RIELETTI?

domenica 20 novembre 2011

Pozzuoli - Ronde cittadine per contrastare il vandalismo e la movida cafona.

E' ormai una piaga sociale e locale insopportabile, la città di Pozzuoli la sera diventa la terra dei vandali e dei balordi nonchè dei parcheggiatori abusivi. Le gazzarre indecenti che si verificano puntalmente al calar delle "tenebre" nel centro cittadino sono divenute intollerabili, la gente è infastidita ed arrabbiata, non è possibile che orde di "barbari" invadano la città con ogni sorta di mezzo che abbia un motore e lo parcheggi ovunque e sotto l'occhio vigile degli immancabili parcheggiatori abusivi, altri volti noti della città.
Qualche nottata fa si è verificato l'increscioso atto di vandalismo ai danni delle enormi fioriere allocate in via Cosenza, sono state ribaltate e scaraventate contro le vetrine dei negozianti: sembrerebbe una bravata di qualche piccolo vandalo ma la cosa puzza, chissà se non c'è qualche regia dietro tali gesta. Oggi sembra tutto consentito anche le forme più estreme di protesa sembrano tollerate. Punto interrogativo.
Basta uno sguardo o una mancata "concessione" di precedenza con l'auto o peggio un auto parcheggiata in doppia fila che impedisce ad un altra di uscire che scoppiano risse tra "scimmie" o similari, il tutto condito dalla giusta dose di vocalizzi e di versi animaleschi. E' questo purtroppo il centro di Pozzuoli la sera, soprattutto nei weekend, ove masse di "beduini" si rivesano per le strade creando scompiglio e fastidio alle persone perbene ed educate che vorrebbero vivere civilmente la città. I poveri vigili sono pochi e non riescono a tenera a bada questo esercito di scostumati che parcheggiano in tutta fantasia persino sulle piazzole pubbliche ed all'imbocco dei vicoletti murando praticamente le strade ed impedendo a chiunque sia in emergenza di allontanarsi.
Codesti poi dopo aver consumato volgarmente litri di alcol cominciano anche ad ululare ed a sbraitare come forma di divertimento, infatti spesso il giorno successivo si ritrova sul "campo di battaglia" frammenti di vetro di bottiglie rotte, arredo urbano imbrattato e devastato, qualche murales ecc.ecc.
I vigili, sono pochi, così come le altre forze dell'ordine non sembrano riuscire a tenere a bada tale deplorevole fenomeno, in estate si sono visti buoni risultati con l'utilizzo di volontari dell'associazione nazionale carabinieri i quali unitamente alla polizia locale ed alla presenza del sindaco Magliulo hanno cercato di tamponare l'emergenza. Ma c'è bisogno di più, o perlomeno di soluzioni di tale portata ma più durature: ci vogliano volontari "armati" di radio, cellulari ed altro tipo di strumenti impiegati per la pubblica sicurezza.
Bisognerebbe istituire, come si fa pacificamente e normalmente in altre città italiane, soprattutto del centro nord, le associazioni di ronde di cittadini che vigilino e coaudiuvino le forze di polizia mettendole in allarme e segnalando prontamente ogni tipo di anomalia.
Il buonismo venga messo da parte e si investa anche in una capillare rete di videosorveglianza dei posti più esposti alla movida selvaggia ed al vandalismo di modo che sia più agevole la identificazione di eventuali balordi.
Anche un eventuale arresto in flagranza, in certi casi e condizioni, può essere effettuato persino dai privati e non dalle forze di polizia giudiziaria alle quali poi andranno prontamente consegnati gli arrestati, così come prevede la legge ed in particolar modo l'art. 383 ma ciò solamente per i casi di arresto obbligatorio e quindi per casi molto gravi (devastazioni, saccheggio, rapine,furti) per i quali si procede d'ufficio. Tuttavia la vigilanza delle ronde potrebbe costituire un ottima fonte testimoniale per l'autorità giudiziaria data la prossimità di queste ai luoghi dei fatti e quindi come "fonti oculari" per gli episodi che essi segnalino.
A Pozzuoli invece qualche politico lavora per la città mentre altri si lagnano per ottenere poltrone e tornaconti personali..............


venerdì 18 novembre 2011

Il grande imbroglio che si nasconde dietro la tassazione esasperata dei beni immobili

Non c'è bisogno che lo dica il sottoscritto, è ormai pienamente infarcita l'opinione pubblica sul fatto che Mario Monti sia espressione delle banche e delle società finanziarie che sono le protagontiste principali sul palcoscenico mondiale della odierna crisi economica. Queste multinazionali vendono titoli, azioni, obbligazioni, titoli di stato ecc. ecc., quindi l'oggetto delle loro contrattazioni ovvero i beni che essi commerciano sono essenzialmente beni mobili.
Il trabocchetto che si cela dietro l'accanimento dei banchieri e dei finanzieri sui beni immobili è di facile comprensione: far spostare gli investimenti dei cittadini dai beni immobili, considerati secondo la cultura italiana come beni rifugio per eccellenza, ai beni mobili, ovvero i titoli azionari, obbligazioni ed altri titoli mobiliari del genere. Ma chi detiene e fa intermediazione di questi beni mobili? Le banche certamente e tutte le altre multinazionali della finanza che hanno generato la crisi economica globale. Quindi colpendo e tartassando gli immobili con ICI e patrimoniali varie si avrebbe l'effetto di scompigliare le abitudini socio-economiche degli italiani mobilitando il loro flusso di investimenti dal mattone ai beni mobili; beni che sono nella loro disponibilità e signoria in quanto sono proprio i prodotti che commercializzano.
La funzione di Monti sarà questa? Quella di smobilizzare gli investimenti dai beni immobili a favore dei beni mobili (tra essi c'è anche tanta spazzatura di titoli) affliggendoli con tassazioni usuraie?
Staremo a vedere.......

sabato 12 novembre 2011

Il sindaco di Pozzuoli vittima di "stalkeraggio" politico-mediatico.

E' diventato uno stancante ritornello, peggio del continuo piagnucolio di un bambino capriccioso, che con il passare del tempo diviene sempre più insistente e fastidioso: parlo delle continue e inutili quanto sterili rivendicazioni e lamentele che vengono profuse da alcuni politici locali e non, nei confronti del sindaco di Pozzuoli Magliulo. Si lamentano di tutto, gli contestano di tutto, questo potrebbe anche essere fisiologico se provenisse dalla sola opposizione rappresentata dalla sinistra, ma a quanto sembra al coro delle cornacchie si sono aggiunte anche altri voci stridule, quelle dei ribelli o ribaltonisti della maggioranza che lo dovrebbe accompagnare nel lungo e tortuoso percorso amministrativo. Invece codesti signorotti tralasciano il loro compito e preferiscono colpire ai fianchi ed alle spalle il sindaco flegreo attraverso inutili polemiche perpetrate dai media amici.
Si utilizza qualsiasi mezzo di informazione presente in città per "offendere" e denigrare il comportamento politico-amministrativo tenuto dal primo cittadino: sembra che qualsiasi tipo di problema anche catastrofico come le alluvioni ed il bradisismo sia additabile all'azione di Magliulo. Tutta questa offensiva mediatica ha sicuramente il fine di indebolirlo per costringerlo a fare un rimpasto di esecutivo per mettere al loro posto i soliti assessori che hanno i soliti visini tanto carini. Per questo forse si diffondono informazioni, probabilmente poco attendibili, di presunte dimissioni di assessori tecnici, proprio per colpirlo alle spalle o fargli fare una magra figura agli occhi dei cittadini: chissà chi è l'artefice di questi "piccoli" complotti di palazzo; complotti di maldestra e bassa statura rispetto alla ferma professionalità del sindaco che sembra non prestargli nemmeno molta attenzione e considerazione.
Questo "stalkeraggio" politico-mediatico intanto continua e continuerà fino a quando qualche irresponsabile sedicente moderato e fautore di governi di "salute pubblica" non abbia ottenuto i propri tornaconti politici.
Al canto stonato dei signorotti locali in decadenza si associa anche quello di qualche truppa di commercianti che, fomentati da qualcuno, rivendicano ed urlano contro il sindaco non si sa per quale progetto ovvero non si capisce cosa vogliano realmente e quali siano le proposte amministrative che professino: un caos. Certamente c'è da fronteggiare una forte crisi ma almeno si mettano le carte in tavola in maniera chiara e propositiva facendo capire agli amministratori quali soluzioni atturare per contrastare i problemi lamentati, così come prescrivono i principi ed i capisaldi del diritto amministrativo moderno i quali sono volti tutti nella chiave di lettura della partecipazione del cittadino alle scelte amministrative ed alla collaborazione e fitta dialettica tra amministratore ed amministrato.
Per questo sembrano ingenerose le scritte sui cartelli che mormorano di un Magliulo addirittura inerte.
Che caos di idee tra politici e non, sembra di essere in un pollaio!!!

mercoledì 9 novembre 2011

Rilanciamo il turismo con il modello "Vegas": sì ai Casinò ed abolizione della legge Merlin.

Sotto i colpi della crisi c'è bisogno di un drastico cambiamento di rotta, rompendo vecchi tabù e spezzando altresì il monopolio ideologico-moralistico di una certa sinistra e di una certa morale clericale.
E' arrivata l'ora di sfruttare le più grandi risorse e ricchezze degli italiani e dell'Italia, costituite rispettivamente dalla creatività e dalla geomorfologia della penisola italiana. Un paese dal clima mite, un posto al sole nella macchia mediterranea avvolta dall'omonimo mare, caratteristiche che dovrebbero spingere l'Italia a sfruttare ed esaltare il settore turistico come volano per il rilancio economico.
Una rivoluzione della legislazione turistica che privatizzi e liberalizzi annullando anche ogni forma di proibizionismo derivante dal clericalismo e dal buonismo cattocomunista. Infatti le misure da attuare sarebbero le seguenti:
- Liberalizzazione e sburocratizzazione dell'edilizia "turistica" annullando ogni potere di veto in capo a vetuste e antiquate autorità pubbliche quali le Soprintendenze archeologiche, le quali dovranno avere poteri meramente consultivi.
- Liberalizzazione di ogni tipo di licenze,autorizzazioni e concessioni per le strutture turistiche, sostituendo tali provvedimenti con le semplici e liberali dichiarazioni di inizio attività.
- Liberalizzazione e legalizzazione per consentire l'apertura di Casinò nelle località maggiormente turistiche.
- Abolizione della legge Merlin che vieta la prostituzione legalizzata.
- Concessione dei siti di interesse archeologico-culturale a soggetti privati i quali sono i più indicati nel poterli amministrare e conservare e sfruttarne la capacità attrattiva.
- Dichiarare le coste italiane e le relative lingue di territorio che le circondano "aree di interesse turistico" ove ogni sorta di intervento a vocazione turistica è concesso e liberalizzato.
Questo è il modello "Las Vegas" ove tutto ciò che non è espressamente vietato è consentito.

martedì 8 novembre 2011

Berlusconi è ancora forte, superebbe il quorum anche con una lista di sconosciuti.

Altro che responsabili, altro che fautori del bene pubblico e di governi di "salute pubblica" o di "ristrutturazione", altro che salvatori della patria, questi piccoli accattoni sfascisti strumentalizzano la crisi economica per far mancare al governo il sussidio necessario per affrontare la stessa. La vecchia guardia democristiana, quella peggiore, tenuti in vita da Berlusconi all'indomani del crollo della prima repubblica ad oggi, hanno osato giocare a strateghi per mostrare agli italiani che esistono ancora, che sono ancora lì a far danni e ad aggravare la crisi economica dopo che hanno creato le voragini nelle casse pubbliche il cui debito siamo oggi costretti a pagare.
Nonostante la manovra di quesi piccoli e secolari sciacalli e di qualche utile idiota come Fini, Berlusconi è costretto a fare un passo indietri o di lato, come lo si voglia interpretare, e guardare al futuro cambiando strategia. Il Pdl, all'indomani del successo democratico del tesseramento, è pronto per il rinnovamento e per esprimere nuove e giovanili personalità in grado di soppiantare questi vecchi vampiri che si sono celati nel partito per moltissimi anni e per uscire allo scoperto proprio oggi e non si capisce il perchè.
Si voti subito, con un Pdl rinvigorito e meglio strutturato e con i traditori che sicuramente non troveranno posto in alcuna lista se non nella cancerogena UDC o nell'inesistente e quasi invisibile Fli. Questi verranno sicuramente bocciati dagli elettori e sicuramente qualcuno non supererà il quorum, faranno la fine di Rifondazione comunista e di Bertinotti. Il Pdl no, avrà sicuramente i numeri da primo partito eleggendo nuove personalità. Berlusconi ha ancora un forte appeal elettorale ed anche se, per ipotesi estrema, creasse un partito che porti il suo nome e cognome con liste contenenti giovani sconosciuti come il sottoscritto, comunque superasse di gran lunga il quorum e diventerebbe il vero ago della bilancia della politica italiana, proprio come volevano fare gli utili idioti della sinistra Fini e Casini.
Insomma, il nome Berlusconi è ancora vincente.

domenica 6 novembre 2011

Si stringa un immediato accordo con i liberali radicali: sì all'amnistia per salvare il governo.

Sono ore cruciali per il governo e per il destino del paese. L'Europa ci impone di attuare politiche modernistiche e propriamente liberali ma le vecchie sanguisughe della prima repubblica ed i traditori come Fini si coalizzano per tentare il ribaltone disattendendo la maggioranza voluta dagli italiani.
Nessuno più vuole questi "falliti" al governo, infatti Fli ed Udc hanno percentuali irrisorie, il loro seguito è scarso così come il appeal politico presso gli italiani. Non si arrendono, vogliono far cadere Berlusconi per soppiantarlo con qualche "burocrate infelice" che imponga una patrimoniale sulle nostre case e sui nostri conti correnti rubandoci in perfetto stile da prima repubblica, ove questi stessi soggetti deviavano soldi dalle casse pubbliche per indirizzarli presso i loro "comparielli" sparsi in Italia, generando il debito pubblico che ci ritroviamo a ripianare.
I numeri scarseggiano ed i tempi sono stringenti, bisogna accordarsi con altri liberali presenti in Parlamento per sopperire al tradimento di qualche piccolo accattone: ci vuole un immediata intesa con i radicali di Marco Pannella. Bisogna concedere loro l'amnistia e la riforma delle professioni e della giustizia in cambio dei numeri per tenere in vita l'unico governo voluto dal popolo.
Svuotare le carceri è un esigenza sociologica ed umanitaria innanzitutto, l'amistia rappresenterebbe una misura propriamente liberale che farebbe cessare l'esigenza di sovraffollamento carcerario restituendo dignità a qualche essere umano.
I radicali cercano la sponda nel liberale Berlusconi dato che il Pd non ha mantenuto le sue promesse nei loro confronti, sarebbe una buona occasione per strapparli ad una minoranza che sente ancora il peso ed il retaggio dell'ideologia illiberale comunista.

venerdì 4 novembre 2011

I dinosauri della prima repubblica abbiano la decenza di tacere.

Sono ancora lì, dopo tanti anni di scandali e di inchieste, i fossili della prima repubblica. Qualcuno di essi si è conservato nelle liste del Pdl per uscire allo scoperto soprattutto adesso, quando il governo Berlusconi è in difficoltà sotto la spinta della crisi e dei mass media manipolati dai poteri forti traditori e dai comunisti. Addirittura personaggi come Pomicino ritornano a profetizzare e ad indicare le strade politiche da percorrere; non solo "geronimo" ma anche i vari De Mita, Casini, Fini. Professano il gorveno tecnico,ovvero il governo per antonomasia della sanguisughe e delle patrimoniali, un branco di inetti che nella vita non hanno mai lavorato e hanno sempre "scroccato" dalle casse pubbliche. Quello che facevano appunto i politici della prima repubblica come Pomicino, per questo ci troviamo un debito pubblico salatissimo che noi giovani dobbiamo pagare.
Loro e i loro comparielli sparsi sul territorio nazionale e nei comuni "mangiavano" e il debito pubblico accresceva. Questi signorotti vanno rottamati per davvero, hanno dissanguato le casse pubbliche saccheggiandole ed ora noi giovani ne paghiamo le conseguenze.
Spero che questi parassiti ingordi vadano via da soli dalla scena politica, loro ed i loro amichetti annidati in ogni parte di Italia formando piccoli potentati locali, altrimenti ci penseremo noi giovani a prenderli a pedate nei fondelli.

mercoledì 2 novembre 2011

Tesseramento Pdl: un successo popolare che ha il sapore di lezione di democrazia.

E' il gioco della democrazia, sono le sue regole, è il profumo della vera partecipazione e perchè no della competizione. Il tesseramento del Pdl si è trasformato in un successo epico, considerando anche il contesto storico-economico nel quale si è svolto. Si è andati oltre le aspettative, nessun dirigente del parito si aspettava tanta partecipazione e tanto amore verso la creatura di origini berlusconiane che conserva e diffonde il "sogno italiano", ovvero un paese dove non si abbia un asfissiante burocrazia e dove le liberalizzazioni e le privatizzazioni permettano al singolo di potersi realizzare senza dover patire la presenza dello Stato padrone che cerchi di disciplinare persino con quale abbigliamento bisogna coricarsi nel letto.
Le migliaia e migliaia di adesioni sono la prova che la gente sogna ancora, i cittadini ancora ci credono nel progetto di modernizzazione della macchina istituzionale ed anche del proprio modo di pensare e di vivere.
Il trionfo democratico del tesseramento non conferisce solo rinnovato vigore innovativo ma solidifica alla base il partito del Popolo della Libertà che per la prima volta può dirsi un vero e proprio partito: tutti vogliono partecipare alla vita associativa, la gente vuole votare i propri leaders e referenti, il popolo vuole cambiare ed atteggiarsi ad attore delle scelte politiche che il partito deve intraprendere. La voglia di democrazia e di liberalità raggiunge il suo apice proprio nel momento più difficile della crisi economica globale: è il sintomo del cambiamento.
Tale processo di rinforzo dell'ossatura partitica suggella altresì la rinnovata fiducia nel governo di Silvio Berlusconi e lo rende persino più forte, al contrario di quello che pensano i detrattori anti-italiani di stampo coministico e non. Il terzo polo esce con le ossa rotte da tale successo del Pdl, il governo è più forte e la rappresentanza soprattuto numerica dei piddiellini surclassa quella dei presunti appartenenti alla zavorra dei sedicenti responsabili della "terza cosa" la quale si propone di essere l'alternativa concreta e risolutiva dei problemi non si sa in quale pianeta però.
Il bagliore che accompagna il Pdl in questa fase democratica non farà altro che oscurare gli altri movimenti sedicenti moderati ed i loro programmi, infatti le percentuali di partecipazione al partito della libertà lo fanno diventare l'unico contenitore in grado di racchiudere tutti i moderati ed i liberali del paese: il resto non conta nulla e probabilmente ciò è stato avvertito anche da Casini che già da qualche giorno manda puntualmente a quel paese il troppo conservatore e vetusto Pd ed il moribondo Fli dello zombie politico Fini. Gli "uddiccini" stanno capendo che il vero grande partito popolare italiano è il Pdl e conviene accodarsi ad esso per avere fututo politico anche perchè da sinistra si manifestano solamente rinnovate alleanze tra manettari forcaioli e comunisti ai quali probabilmente si aggiungerà l'esigua e scellerata truppa finiana la quale sembra rincorrere le posizioni di Vendola e di Di Pietro.
Gli sciacalli ed i detrattori lo davano per morto, ma il Pdl è ancora all'inizio della propria vita politica, è ancora in fase adolescenziale e la segreteria del giovane rampante Alfano ne è la prova.
Complimenti popolo della libertà