venerdì 27 aprile 2012

Pozzuoli: Verdi sedotti e poi abbandonati dal centrosinistra di Figliolia.


Non è più un mistero ormai, il partito dei Verdi è stato ripudiato dalla coalizione di centrosinistra che supporta Figliolia come sindaco. Il problema è che legalmente e formalmente la lista dei Verdi è di supporto alla candidatura di quest'ultimo, quindi ogni voto che viene dato alla lista viene automaticamente attribuito anche al sindaco della coalizione di appartenenza, a meno che l'elettore non esprima un voto disgiunto ovvero dia la preferenza ad un candidato di quella lista e poi metta la croce sul nome del sindaco di un altro schieramento.
I Verdi puteolani sono stati usati ed abbandonati al loro destino e questo solo perché hanno osato candidate il dott. Tozzi che per qualcuno non era degno di far parte della coalizione di centrosinistra. Dopo tutti i transfughi che lo schieramento di Figliolia ha imbarcato perché non permettere anche al candidato consigliere Tozzi di far parte della medesima coalizione? Perché questa discriminazione?
Non sembra corretto e coerente prendersi i voti dei Verdi per l'elezione del sindaco e poi abbandonarli al proprio destino se questi riuscissero a portare in consiglio comunale un proprio esponente, ma anche se ciò non avvenisse i voti dei Verdi, salvo voto disgiunto, andrebbero conteggiati in favore di Figliolia.
Sembra veramente una questione grottesca questa storia e nemmeno tanto congrua, pertanto sarebbe più giusto   che i candidati dei Verdi non si facciano fare "fessi". Al riguardo è da mettere in risalto che per gli eventi o per i volantini di iniziative della coalizione di centrosinistra il loro simbolo non compare nemmeno, come se non esistessero.
Dunque per la discriminazione e per le quotidiane prese di distanza che subiscono da chi dovrebbero essere loro alleati, va tutta la nostra solidarietà.

sabato 7 aprile 2012

Pozzuoli: i partiti di centrodestra dimostrano coerenza ed attributi


In un paese dove la dignità è merce rara e dove gli accattoni pullulano almeno c'è qualcuno che rimane fedele al proprio progetto di costruire un centrodesta alternativo a quello visto fino a qualche tempo fa.
Amministrativamente è stata una scelta non condivisibile mandare a casa l'ex sindaco, politicamente forse era giusto, soprattutto se fosse vero che qualcuno abbia stipulato un accordo sottobanco con il candidato sindaco della sinistra e del Pd inviandogli nella sua coalizione un manipolo di fedelissimi pronti a lanciare una pesante e condizionante "opa" sul nuovo schieramento di centrosinistra: cavalli di troia per intenderci che hanno il compito di tenere per la giacca il presunto prossimo sindaco della città di Pozzuoli. Speriamo non sia così, altrimenti veramente ci si dovrebbe ricredere sulla decisione dei quattro ex consiglieri Maione, Costigliola, Pacileo e Iasiello presa a suo tempo.
Forse in quest'ottica è anche più chiaro cosa è successo al fugace candidato Artiaco che aveva assemblato una buona coalizione che era abbastanza accreditata per l'affermazione su Figliolia. E' stato fatto subito fuori non appena si è avuto il sentore che avesse avuto buone possibilità di vittoria:e non sarebbero stati i vertici extra puteolani del Pdl gli artefici, tutt'altro.
In più c'è da dire che i quattro appena citati, tanto criticati anche dal sottoscritto al tempo, almeno sono rimasti nel centrodestra e sembra che vogliano porsi quali fautori della costruzione di un nuovo schieramento moderato a Pozzuoli nonostante molti degli ex consiglieri della passata maggioranza siano letteralmente scappati nelle braccia della sinistra. Qualcuno di questi addirittura si voleva proporre come rinnovatore del centrodestra e come nuovo interlocutore del Pdl cittadino, ma è bastato il presunto sgambetto occulto di Artiaco e il precoce sfaldamento del quarto polo a far precipitosamente cambiare bandiera e colore politico all'Udc (ormai noto per questi tristi trasformismi) ed a qualche altro "magliuliano".
Quelli rimasti fedeli al Pdl e gli uomini di Fli invece sono rimasti fermamente convinti delle proprie decisioni  e sono rimasti nel centrodestra consapevoli del fatto che la strada per la vittoria elettorale è tutta in salita, ma con il progetto di rifondare alla radice lo schieramento del quale fanno parte. Almeno c'è un progetto politico. I transfughi hanno un progetto? Non ancora si è capito qual'è.
In questo desolante scenario di fughe almeno ci sono persone che persistono coerenti con le proprie decisioni e progetti non prendendo le sembianze di lepri o scoiattoli come dir si voglia.

mercoledì 4 aprile 2012

Quotidiani bollettini di guerra:carcerazione preventiva usata come strumento di tortura


Il legislatore ha l'obbligo di porre rimedio, deve intervenire immediatamente per fermare la cattiva e deplorevole prassi di molti pubblici ministeri (sulla cui linea i giudici si appiattiscono ed emettono) di richiedere innumerevoli misure cautelari carcerarie per ogni sorta di reato e per ogni finalità di utilizzo.
Viene usato il carcere come mezzo di tortura per estorcere confessioni o dichiarazioni accusatorie verso terzi, non dovrebbe essere questa la funzione della custodia cautelare la quale dovrebbe limitarsi per casi e reati veramente eccezionali e per persone socialmente pericolose per la comunità. Invece si applica tale forma di carcerazione preventiva, che dovrebbe essere l'extrema ratio per legge, ad ogni sorta di soggetto e spesso in mancanza delle condizioni previste dalla legge. Fa più rumore sui giornali leggere la parola "arresto" e quindi è più probabile che il pubblico meglio ricordi il nome del "giustiziere" di turno il quale sarà soddisfatto della veloce notorietà ed avrà più garanzie per la propria carriera.
La finalità di un procedimento penale è tutt'altra: accertare la verità e non favorire abusi o arrampicatori senza scrupoli