domenica 30 ottobre 2011

Pozzuoli. Ribelli: tanto fumo e poco arrosto.

Sono stati rinchiusi una intera mattinata nella stanza del sindaco di Pozzuoli, qualche giorno fa, i consiglieri comunali di Pozzuoli Futura, ma l'accordo non è stato raggiunto. Non per ostruzionismo o avversità del sindaco Magliulo, bensì per mancanza di coesione interna del gruppo consiliare facente riferimento alla citata lista civica.
Nessun accordo, nessuna convergenza sul nome dell'assessore da esprimere in quota Pozzuoli Futura e Magliulo probabilmente gongola, in quanto la sua mossa sarebbe stata ad arte proprio per smascherare la frammentazione della lista civica vicina a Cesaro (lo è ancora?), più che per intima convinzione di dovergli "dare" un assessorato. Una trappola dunque, che il sindaco di Pozzuoli ha preparato per dimostrare alla cittadinanza quanto siano capziose ed infantili certe proteste e certe ossessive richieste nei confronti dello stesso primo cittadino.
I vari Costigliola, Tozzi, Bifulco e il deus ex machina Filippo Monco, che non siede nella assise consiliare, non hanno mostrato la dovuta coesione e la sedicente unità tanto sbandierata soprattutto dal capogruppo consiliare. Nessun assessorato dunque verrà concesso a Pozzuoli Futura, almeno in questo periodo, fatali sono stati i presunti dissapori interni tra i consiglieri i quali volevano ognuno un personaggio differente come assessore, anzi ciascuno mirava a piazzare un proprio fido nella casella dell'esecutivo cittadino.
Non una gran bella figura dunque quella della civica che tanto furore ha mostrato sin qui dal tempo delle elezioni cittadine: una lunga rincorsa per sbagliare proprio il rigore decisivo.
Di chi è la colpa? Sembra che il segretario Monaco abbia capito di essere più politico e di corteggiare e "fecondare" nel tempo il sindaco Magliulo senza avere fretta nelle rivendicazioni politico-amministrative, così come lo stesso Tozzi, secondo voci di corridoio, sostenga che la giunta tecnica vada bene così come è. Bifulco dunque non sarebbe più il solo sulla lunghezza d'onda del sindaco. Monaco avrebbe capito che fare la "guerra" non è un azione risolutiva, sicchè il suo spirito da puro ed esperto democristiano lo suggerisce di lavorare in silenzio e sottotraccia magari ottenendo qualcosa in un prossimo futuro, sicuremante per se stesso e non per altri dato che è lui il leader del movimento
E Costigliola? Mistero. Fatto sta che se non ha ottenuto l'assessorato Pozzuoli Futura, nemmeno il partito di Fini puteolano, sospinto dai suoi delfini, otterrà l'assessorato, per una questione di bilanciamento e di equilibri.
Chi ha perso in tutta questa manovra? Sicuramente ha vinto ancora una volta la fermezza e l'acume professionale del sindaco Magliulo che ancora una volta "se li è giocati a carte".

Noi giovani abbiamo l'obbligo di scalciare e di offendere le sanguisughe che ci opprimono. Bravo Renzi

Non fermatevi mai e siate convinti di ogni azione che svolgete sulla terra. Non arrendetevi, siate affamati siate folli perchè siete giovani, come direbbe il Steve Jobs. Coltivate e curate i vostri sogni e non abbiate paura e rimore reverenziale da parte dei vecchi soloni, ingordi della prima ora che cercano di tutelare la propria posizionedi privilegio affogando le speranze e gli entusiasmi di noi giovani con discorsi pessimistici sulla vita e sull'economia, magari rifugiandosi nel bunker delle corporazioni e delle caste le quali sono rappresentate certamente da i vari colleggi ed ordini professionali o eredità di potere e di denaro di qualche loro avo,come i potentati locali nelle città.
Scalciate, non come muli, ma come stalloni di razza infuriati ed impazziti che corrono forsennatamente verso la propria meta; raggiungetela con tutti i mezzi,anche subdoli e se c'è da offendere qualcuno fatelo e con la bava alla bocca; siate cinici così come i signorotti ingordi lo sono con voi raffigurandovi un mondo solamente dal lato delle difficoltà e degli ostacoli.
Non esiste bon ton nella scalata al successo ed alla propria affermazione, non ci sono ostacoli insuperabili, tanto i "vecchi" sono solo uomini deboli fisiamente e nella mente che hanno bisogno di stereotipi o strumentalizzazioni di crisi economiche frutto più della sfiducia e della psicologia che reali. La legge dell'autoconservazione dei burocrati e dei perbenisti con la pancia piena sembra essere la sopravvivenza degli incapaci, inetti che si che difendono la propria posizione "monopolistica" attraverso i cavillie le leggi di comodo che gli permettono di nascondersi come conigli dietro caste legalizzati rappresentate da ordini professionali, cariche politiche ecc. ecc.
Se vogliamo una cosa dobbiamo allungare la mano e prendercela, senza chiedere il permesso a nessuno, è questa l'essenza del liberalismo: non vogliamo lacci lacciuoli, regole asfissianti, controlli e se è necessario offendiamo anche perchè denunciamo tutto questo vecchio e marcio sistema dove i giovani vengono sistematicamente repressi con forme di violenza figurativa non lontane idealmente e come effetto da quelle usate dai sanguinari dittatori comunisti e non che rinchidevano nei gulag o campi di concentramento i popoli e le persone capaci, ovvero i Superuomini di Nietzsche.
Bersani e quelli che rappresentano hanno gettato la maschera, vivicchiano per l'autoconservazione degli zombies ed hanno paura, terrore, che un rampante giovane, da apprezare come Renzi, gli tolga la sedia da sotto i fondelli: finalmente. Il "defunto che cammina" leader del Pd ha sostenuto che i giovani non devono scalziare ed offendere, ma queste sono le parole d'ordine e l'essenza della nostra rivincita e della nostra ascesa su questo vetusto sistema di vecchi maleodoranti.
Viva i giovani, fagocitate tutto ciò che potete cacciando a calci in culo tutti i vecchi ingordi che hanno generato un debito pubbblico a nostro danno, che parassiti.

venerdì 28 ottobre 2011

Il ponte sullo stretto verrà realizzato dai privati, i media fanno disinformazione.

La disinformazione e la faziosità dei media, anche quelli sedicenti moderati, supera ogni ritegno. Il ponte sullo stretto di Messina si farà e lo si realizzaerà attraverso l'impiego di capitali privati e non più pubblici, ciò sarà possibile grazie allo strumento giuridco del project financing, istituto che ha fatto ingresso nel nostro ordinamento giuridico da pochi anni grazie soprattutto alle leggi che hanno preso il nome del ministro dei trasporti del 2003, Pietro Lunardi. E' un istituto purtroppo ancora poco praticato ma che il governo in carica ha sostenuto di volerlo sviluppare e diffondere attraverso la lettera emanata dal governo italiano ed indirizzata all'Unione Europea: l'impiego dei capitali privati permetterebbe di realizzare moltissime opere di interesse ed utilità pubblica, in cambio della gestione da perte dei privati per un numero sufficiente di anni della struttura realizzata. Funziona proprio così: il privato si impegna e realizza la struttura e/o l'opera pubblica ed in cambio riceve la gestione delle stessa per un certo numero di anni sufficiente al recupero delle spese ed alla realizzazione del profitto; un negozio giuridico moderno che permetterebbe di sopperire con i capitali privati alla mancanza di soldi pubblici non sufficienti per la realizzazione delle grandi opere e per gli ammodernamenti necessari in Italia.
Dunque si è capziosamente trasmessa la notizia del "prosciugamento" di soldi pubblici da destinare all'opera, tacendo sul dato essenziale rappresentato dal fatto che i capitali necessari a costruire il ponte saranno interamente privati. Così la colossale opera si farà!!!!! Punto.

giovedì 27 ottobre 2011

Pozzuoli: Magliulo intenzionato a lottare contro il malcostume politico.

Non intende arretrare di un millimetro il sindaco di Pozzuoli Agostino Magliulo, vuole tenere il polso duro e combattere fino in fondo il malcostume politico che come un virus si diffonde nella mente di ogni politico locale: un consigliere vale un assessore. I politici locali piagnucolano come bambini all'asilo alle prese con il mal di pancia, ciascun consigliere vorrebbe avere qualcosa in cambio in termini di posti nell'esecutivo cittadino ma nessuno sembra orientato a ragionare secondo la logica del bene comune e del perseguimento del pubblico interesse.
Tutti vorrebbero una poltrona nella giunta, in un periodo storico in cui la figura dell'assessore non ha più tanta importanza nè da un punto di vista prettamente politico nè gode di ampia discrezionalità amministrativa in quanto le scelte da effettuare sono sancite perlopiù dal consiglio comunale, trasformando così un assessore nel mero esecutore dell'indirizzo politico espresso in seno al consesso comunale.
Il sindaco Magliulo cerca di tenere duro e di tirare diritto senza ascoltare le sirene o meglio le minacce di qualche signorotto e/o di qualche giovincello alle prese con le manie di protagonismo: cerca di combattere come un gladiatore nell'arena della politica di bottega. E' pur vero che le giunte tecniche non sono soluzioni per ogni stagione ma alternative valide e di spessore sembrano non esserci, circolano infatti i soliti nomi ed i soliti volti che dovrebbero rimpiazzare gli assessori tecnici, pescati dal sindaco nel gruppo delle figure di provata professionalità.
Un ricatto dietro l'altro, una "mattonella" sopra l'altra, un pianto continuo, questo è lo scenario raffigurante la maggioranza dei consiglieri che cercano di "taglieggiare" con insistenza il sindaco di Pozzuoli il quale sembra si stia difendendo anche abbastanza bene: la sua professionalità è di gran lunga superiore a quella del politico medio puteolano, pertanto nessuno sembra in grado di tenergli testa.
La città finalmente sente il fiato di una amministrazione sul collo, finalmente, così come sente la pressione di una polizia municipale che sembra indirizzata a far rispettare le più comuni regole del vivere civile.
Forza Sindaco non molli, i cittadini sono al suo fianco.

mercoledì 26 ottobre 2011

Fini fomenta odio: spintoni e ceffoni alla Camera.

Era dipinto come una figura di raccordo e di conciliazione Gianfranco Fini da coloro i quali stavano per "abboccare" alla trappola mortale di Futuro e Libertà, ma forse era un auspicio, il presidente della Camera fomenta odio e zizzania tra i partiti politici un tempo ad esso vicini; il tutto a discapito del ruolo di garanzia che ricopre in Parlamento. Bertinotti era un democristiano in confronto, nel ruolo di Presidente della Camera.
Un Fini, ricco di livore che lo si scorge persino dallo sguardo e dal colore del viso, che nello studiò di Ballarò cerca solamente di alimentare lo scontro tra maggioranza ed opposizione e tra forze di maggioranza: altro che conciliatore. Da missino a comunista,una lunga storia che si consuma in pochi mesi, da quando il presidente della camera per evidenti motivi personali litiga platealmente con Berlusconi fondando un partito di "iene" rancorose verso i loro ex sodali del Pdl.
Ha seminato tempesta ed oggi tempesta ha avuto come risposta, purtroppo, con una indecorosa rissa in Parlamento tra deputati Fli e quelli offesi della Lega Nord.

Pozzuoli: subito una gara di appalto per lo "stradone" di Toiano.

La velocità dell'informazione è incredibile, tanto da avere subito delucidazioni sugli esposti proclamati da questo blog e dal sito di informazione cronaca flegrea: il Comune di Pozzuoli ha bandito una gara d'appalto che si terrà venerdì 28 ottobre proprio per la ristrutturazione della arteri viaria del Rione Toiano che sta letteralmente sprofondando generando voragini nelle quali i fiumi di fango che scendono a valle da Monte Sant'Angelo stanno confluendo, mettendo a serio rischio la stabilità dei palazzi "carrarmati", nonchè della viabilità.
Ancora un successo per i siti di informazione e di discussione/riflessione

lunedì 24 ottobre 2011

Pozzuoli: si sfalda il monopolio dell'informazione, soffia il vento del cambiamento.

La democrazia prende il sopravvento nel mondo dell'informazione cittadina, è questo il segnale che arriva dai media locali e dalla stessa popolazione. Tutti avvertono che l'informazione è diventata pluralista, soprattutto grazie all'utilizzo del web e dei blog, sicchè le voci e i punti di vista si sono moltiplicati rispetto a qualche tempo fa.
Sono nati siti di informazione dell'area flegrea e siti come questo dove la libertà di pensiero e di parola prende il sopravvento sulla unicità e categoricità delle notizie da veicolare ai cittadini. E' come se in città fossero sbocciati nuovi editori che rompono il monopolio dell'informazione tenuto fino ad ora da qualche voce isolata e di parte, pertanto la gente ha a disposizione molteplici fonti dalle quali attingere notizie e dalle quali può apprezzare diffenti analisi politiche. Non c'è più un unica analisi imposta dall'alto, ma tante voci che suggeriscono letture dei fatti e delle dinamiche politiche eterogenee e variegate, un mix di punti di vista che possono sensibilizzare l'utente, in questo caso il cittadino, ad orientarsi meglio nel variegato quanto frastagliato panorama politico puteolano. Non più un pensiero indotto da qualche media locale ma tanti punti di vista che mettono in risalto punti ed aspetti differenti rispetto ad un unica voce.
Questo blog ha avuto subito successo, così come qualche altro sito di informazione e la cosa sta dando fastidio a molti: su internet si raggiungono migliaia di lettori ovunque essi siano, mentre l'obsoleto sistema della carta stampata raggiunge probabilmente poche centianaia di lettori e non tutti quelli che comprano un giornale sono interessati alla medesima notizia. Appunto, probabilmente, è questa libertà e questa indipendenza di informazione e di saggistica (come il blog nostrano) che sta mandando su tutte le furie gli ex monopolisti dell'informazione cittadina.
Salve libertà, benvenuto pluralismo, finalmente ci siamo anche noi, altro che bavaglio.

venerdì 21 ottobre 2011

Il Terzo Polo è già abortito. La deriva forcaiola di Fini ne è la causa?

Il progetto del Terzo Polo stenta a decollare, probabilmente non ha le ali giuste per farlo. Sono anni che si cerca un alternativa moderata e democratica al centro destra di Berlusconi ma variabili non se ne trovano: sembra che nessuno oltre il Cavaliere di Arcore ne sia all'altezza. I vari Fini, Casini, Rutelli ed altri vestono da un pò di anni a questa parte gli abiti degli eterni attendisti e speranzosi, desideri di successione al berlusconismo non certo imperniate su una valida alternativa politica liberale e moderata, infatti non si conoscono i progetti e le idee guida di questa nuova "corrente" moderata che langue in perenne stato embrionale.
Ultimamente, l'impressione dominante, è che Fini stia addirittura addivenendo ad un aborto prematuro della "terza cosa", soprattutto in virtù delle ultime uscite pubbliche del leader di Fli il quale sembra osannare e seguire la politica del "popolo viola" e dei forcaioli incalliti e non certamente dei democristiani e dei moderati come molti appassionati e pre-intenzionati seguaci del terzo polo vorrebbero. Fini spalleggia De Magistris ed altri manettari forsennati e probabilmente ciò è il sintomo e l'evidente segno che nemmeno lui crede più nella costruzione di un contenitore dei liberali e moderati: il Pdl riprende quota mentre Fli si distrugge e va alla deriva come un barcone di immigrati in cerca di una sponda, qualunque essa sia, meglio se giustizialista.
Alla luce degli atteggiamenti dell'uomo occulto di Montecarlo, Casini e Rutelli non hanno altra scelta che rifondare la casa dei popolari europei in Italia insieme al Pdl che sembra proiettato verso una nuova strutturazione sul territorio che si ispiri propriamente ad un partito e non più ad un semplice cartello elettorale.
A sinistra sembra ormai certa l'alleanza tra Di Pietro, Vendola e Bersani, quindi il popolo moderato e liberale non ha altra scelta se non quella appena tracciata e di questo anche il tentato Montezemolo ne è cosciente. Il Terzo Polo avrebbe senso se fosse un marchio o una sigla sotto la quale si possano ricongiungere tutti i partiti ed il popolo del centro destra che si rispecchiano nel partito popolare europeo, altrimenti sarà sicuramente la bara dentro la quale moriranno i livorosi e coloro che hanno perso qualsiasi bussola politica; proprio come Fini.      



mercoledì 19 ottobre 2011

Magliulo scatenato: vigili in borghese a presidio delle pattumiere.

E' un sindaco scatenato Agostino Magliulo, probabilmente il suo vero obiettivo oltre alle "costruzioni pesanti" è certamente l'ordine pubblico e la sicurezza. Questa volta il sindaco sceriffo, coadiuvato dal suo braccio destro  Carlo Pubblico, comandante dei vigili urbani della città, ha deciso di rendere ancor più duro il pugno di ferro che da mesi ha calato sulla risibile classe politica e sulla movida cafona. Ci sono vigili urbani in borghese in ogni angolo della città a spiare i bidoni dell'immondizia affinchè si vigili e si sanzioni chi getta i rifiuti prima dell'orario consentino, le otto di sera.
Certamente un ottimo segnale di civiltà da parte di un amministrazione ed un sindaco che fanno sentire la propria presenza ai cittadini, non si ha infatti la sensazione di non essere governati. Oltre ad aver chiuso piazza della Repubblica al traffico, gli amministratori cittadini hanno deciso di insegnare la disciplina in materia di rifiuti ai poco civili che gettano di tutto fuori dagli orari consentiti. Vigili che multano e sempre in agguato, attenzione quindi, l'amministrazione c'è, si vede e si sente. Ne sanno qualcosa i soliti politicucci locali che cercano in modo affannoso di "taglieggiarlo", ma il sindaco sembra non prestare molta attenzione alle sirene stonate delle varie politche, tra cui quella del rum&pera e dei signorotti locali.

domenica 16 ottobre 2011

I Pm d'assalto e giustizieri non "vedono" le follie dei criminali in piazza.

Ce la mettono tutta pur di intercettare persino un'indecifrabile sillaba da interpretare nel senso voluto e fazioso così da aprire un fascicolo ed indagare qualcuno famoso per reati spesso inesistenti, anzi mere visioni oniriche. Si captano frasi e parole e le si scindono dal loro contesto e le si utilizzano come "armi" improprie per costruire castelli probatori che dovrebbero dimostrare l'esistenza di reati, anche gravissimi. Si strumentalizzano le battute facendole passare per oggetto di reato e si intercetta comunque a tappeto tutto ciò che abbia un minimo di mediaticità e di popolarità.
La celebrità fa gola anche a certi magistrati che fanno di tutto ed indagano tutti pur di arrivarci; ma spesso e volentieri si dimenticano di indagare su vere e proprie associazioni a delinquere finalizzate all'omicidio, alle lesioni gravissime, al danneggiamento, alla sovversione ecc. ecc.
Questi signori cosiddetti indignati certamente parlano e si organizzano al telefono, in modo sistematico, proprio come avviene negli appuntamenti in Val di Susa. I no tav e i no global utilizzano anche internet, le e-mail, oltre all'utilizzo del telefono, non penso che comunichino attraverso i pizzini.
Eppure mai nessuno, tra questi pm d'assalto, ha mai pensato di aprire fascicoli per associazione a delinquere e di disporre intercettazioni serie per comprendere e mettere in luce il modo in cui questi organizzino le loro sistematiche violenze e guerriglie. Mai nessuno viene arrestato, mai nessuna retata a carico di queste associazioni criminali. Le antimafie non si stracciano le vesti per queste consorterie più pericolose e subdole di molti clan mafiosi (formati perlopiù da meri balordi).
Dove sono questi Pm? Non le hanno viste le immagini in TV? Ci troviamo di fronte ad un evidenza della prova incredibile, ma nessuna associazione a delinquere viene contestata e questo la dice lunga sulla faziosità di certe persone.

venerdì 14 ottobre 2011

Pozzuoli: si realizza il Waterfront ma mancano gli spiccioli per Toiano.

Scorreranno fiumi di denaro sulle coste di Pozzuoli, la costruzione del Waterfront è imminente e l'eccitazione di qualche politico è palpabile. Ma nonostante questa stia per approdare in città questa mole immane di milioni di euro, la periferia puteolana viene puntualmente trascurata. Rione Toiano sprofonda. Infatti l'importante arteria viaria che parte dai Damiani ed arriva alla più grande centrale Enel del mezzogiorno ed al Centro Serapide è interrotta da mesi; un evidente avvallamento ha fatto cedere parte del manto stradale generando una enorme buca che ostacola la regolare circolazione dei veicoli, soprattutto dei dipendenti delle aziende appena citate che per raggiungere il loro posto di lavoro sono costretti ad imbattersi in vicoli e vicoletti.
Per questo la strada ad altezza Enel è chiusa e la cosa crea non pochi disagi agli utenti del popoloso rione: un luogo in via di forte sviluppo che ha raggiunto livelli di civilizzazione impensabili in qualsiasi altro quartiere della provincia di Napoli. Un rione diventato calmo e pacifico grazie anche al massiccio intervento delle forze dell'ordine che hanno bonifcato l'area dalla presenza di qualsiasi forma di balorderia organizzata.
Allo sforzo della gente civile e delle forze dell'autorità giudiziaria non è seguito quello della bagattellare ed infima classe politica locale, che si lascia travolgere da scaramuccie quotidiane e da ricatti per assessorati politici, non curando i problemi e la funzionalità delle strutture pubbliche periferiche come quelle di Toiano. La strada interrotta è quella principale e di diretto accesso al rione per chi viene dalla tangenziale, ma il comune di Pozzuoli non riesce a racimolare qualche spicciolo per ripararla mentre qualcuno si affanna a far arrivare in città un mare di milioni di euro per costruire il Waterfront. Sembra paradossale ma è così: uno schizzo di elemosina per curare l'arteria viaria non si trova mentre i miliardi per il complesso immobiliare costiero sono tutti lì pronti per essere spesi.
"Toiano viene come al solito trascurata dalla classe politica" così come afferma il signor Nicola che si dice stufo di essere preso per la giacchetta sotto elezione da qualche politico per farsi votare e per poi essere dimenticato il giorno dopo la chiusura delle urne.



martedì 11 ottobre 2011

Pozzuoli: Striscia la notizia ruba la scena alla festa dell'architettura.

Un pandemonio, città paralizzata e gente in festa per l'arrivo di Super Botta in città. L'inviato del programma "Striscia la notizia" si è presentato a Pozzuoli con la solita tuta rosa ed ha fatto luce sulla incuria nella quale versano i monumenti antichi risalenti ai tempi dei romani.
Sorrisi, foto e complimenti da parte della gente che passava e notava la truppa giornalistica all'opera: traffico in tilt fuori allo stadio Antonino Pio sul cosiddetto villaggio del fanciullo. L'opera di scavi costata circa 8 milioni di euro che adesso versa in stato di totale abbandono, con la presenza di una folta vegetazione selvatica che ha ricoperto il monumento e branchi di toponi che vi risiedono. Stesso caos di gente in via Campana e sul Tempio di Serapide ove la gente chiedeva a Super Botta di mettere in luce tutte le disfunzioni e le imperizie delle istituzioni addette alla cura della archeologia, le quali fanno la voce grossa con i privati con misure di stampo sovietico mentre lasciano i monumenti pubblici nel più totale stato di decadenza.
Il deserto invece era lo scenario presente fuori al cinema Sofia, blindato da una folta schiera di poliziotti che vigilavano sulla unica presenza dei soli spettatori presenti: i disoccupati in protesta.
Il richiamo di Striscia la notizia è stato  più forte di quello del ministro Matteoli..........




sabato 8 ottobre 2011

Le segnalazioni del blog sono efficaci: spazzatura rimossa!!!

Questo blog colpisce nel segno ed i risultati non tardano ad arrivare. A pochi giorni dalla pubblica segnalazione del problema del cumulo di rifiuti solidi e non ammassati dai "comunali" per mesi sui giardinetti di Toiano di fronte ad un centro di fisioterapia, oggi i dipendenti del comune di Pozzuoli sono giunti sul posto attuando la differenzazione tra i rifiuti smistando il tutto in sacchetti differenti a seconda della natura della spazzatura.
La denuncia del Liberalista è arrivata ed il problema è stato risolto. Grazie ai dirigenti del comune di Pozzuoli competenti in materia di nettezza urbana ed ai dipendenti che meticolosamente ed in modo preciso hanno differenziato l'immondizia.




venerdì 7 ottobre 2011

Un esempio di self-made man: l'incarnazione del sogno americano

Il sogno americano continua a realizzarsi e questa volta si è incarnato nell'uomo che ha fatto la storia della azienda informatica Apple, Steve Jobs. Un fenomeno dell'imprenditoria e una filosofia di vita fatta persona. L'uomo che nato povero ed adottato percorre velocemente le tappe del successo fino ad arrivare all'apice ancora giovane, ma la malattia oscura per eccellenza lo ha spento. Non per sempre, il suo mito si tramanda così come i suoi insegnamenti ai giovani "rapaci" che si affacciano nel mondo del lavoro ed imprenditoriale.
Un vero e proprio Yuppie, giovane rampante che morde la vita con tenacia per arrivare subito in alto, nell'olimpo della notorietà e della ricchezza tanto da diventare un icona per i comuni mortali che ancora sognano di poter realizzare i propri sogni. Infatti è proprio l'essere visionari e fantasiosi una sicura chiave per il successo: essere sempre e comunque cavalli pazzi fuori dalle righe che corrono verso nuove mete sconosciute ai più. E' questo il messaggio più affascinante che lo stesso ha mandato i giovani prima di morire: "Siate affamati, siate folli"; una frase che racchiude una filosofia di vita, la giusta compagna per afferrare il tanto desiderato sogno americano.
Grazie di essere esistito, sei stato l'emblema della libertà in ogni sua essenza.

giovedì 6 ottobre 2011

Pozzuoli: sportello unico per l'edilizia e nuovo piano regolatore

Gli strumenti legislativi messi a disposizione con le normative degli ultimi anni sembrano essere al passo con i tempi e darebbero un tocco di modernità alla macchina burocratico-amministrativa del paese ed alla velocizzazione ed effettiva realizzazione di importanti opere, anche pubbliche. Parliamo del project financing e dello sportello unico per l'edilizia, due strumenti messi a disposizione, rispettivamente, per le amministrazioni pubbliche dalla legge Merloni-ter (1998) e quater (2002) e dal Testo Unico 380/2001 il quale ha innovato e riformato la materia legislativa concernente l'edilizia.
Lo scopo dello sportello unico per l'edilizia è enunciato nello stesso dettato normativo ove si mette in risalto che "cura tutti i rapporti tra il privato, l'amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all'intervento edilizio della richiesta di permesso o di denuncia di inzio attivitò". Detto in soldoni ed in parole povere, il cittadino si reca presso il comune ed ha come unico interlocutore l'impiegato di detto sportello il quale diventa il suo interlocutore privilegiato per ogni istanza in materia edilizia che deve proporre senza dover andare avanti e indietro tra le palazzine del comune di Pozzuoli a ricercare e a chiedere le informazioni o i pareri previsti per legge. Attraverso un unico ufficio ove si inoltra la propria richiesta si ha l'attivazione automatica di tutti gli uffici collegati i quali devono esprimere pareri, come le Soprintendenza, o autorizzazioni, come il Sindaco o i dirigenti : in gergo giuridico si attiva la cd. conferenza di servizi.
Una vera e propria semplificazione burocratica ed amministrativa che faciliterebbe la vita dei cittadini. Uno strumento innovativo che sterrerebbe la strada alla celerità ed eliminerebbe gli odiosi balzelli dei cittadini da un impiegato ad un altro che si rimpallano le competenze e le funzioni, generando stress e confusioni  nei confronti dello stesso utente. Tutte le pratiche si svolgerebbero interamente dinnanzi al predetto ufficio/sportello. Così probabilmente diminuirebbero certi occulti clientelarismi e certe incivili ed illegali pratiche da parte di qualche malfattore "tecnico".
Questa è certmente una proposta da attuare nel comune di Pozzuoli ove tra l'altro regna un ignoranza disumana e una disorganizzazione voluta all'interno dell'ufficio preposto che arreca nocumento al cittadino.
La legge prevede anche che tali pratiche da inoltrare presso tale sportello per l'edilizia possano inviarsi telematicamente, velocizzando e digitalizzando ulteriormente la pubblica amministrazione. Viva la modernità.
Oltre a ciò andrebbe rivisto profondamente il piano regolatore di Pozzuoli, impantanato tra lacci e lacciuoli ed infarcito di innumerevoli vincoli che rallentano lo sviluppo ed il lavoro per le imprese puteolane, oltra a vessare il privato cittadino che sulla sua proprietà vuole applicare qualche ammodermanento o effettuare un adeguamento alle proprie esigenze di vita.
Bisogna rendere più liberi i cittadini e semplificargli la vita, questo è il vero senso del liberalismo. La proprietà privata deve ritornare sacra e inviolabile e non alla merè di qualche piccolo imbroglione o signorotto che pensa di disporre della vita altrui attraverso i poteri conferitigli dalla legge e con abuso assoluto vessa i cittadini andando oltre la stessa: soprintendenze archeologiche in primis.
Si dovrebbe almeno consentire di COSTRUIRE PIU' FACILMENTE CON TECNICHE BIO EDILIZIE interpretando le leggi ed i regolamenti in senso più libertario.
In relazione a ciò ricordo sempre il famoso detto: la legge per gli amici si interpreta e per i nemici si applica. A buon intenditore poche parole

lunedì 3 ottobre 2011

Baldracche di tutta Italia in fila in Tribunale per diventare parti processuali.

Le immagini che scorrono su tutti i telegiornali di questi giorni hanno del paradossale, nel processo cosiddetto "Rubygate"  a carico del premier Silvio Berlusconi sta diventando unicamente una passerella per baldracche e donne di spettacolo, il tutto a discapito della serietà e della formalità che dovrebbero avvolgere il clima di un processo penale dinnanzi ad un tribunale.
In queste fasi processuali si stanno costituendo le cosiddette parti civili, ovvero coloro che avrebbero subito un danno dal presunto "reato", ma in questo caso si stanno presentando in dinnanzi ai giudici donne che sono tutt'altro che persone offese: cercano di costituirsi parte civile bagasce che hanno goduto di ogni bene o lusso concesso dal  premier pur di arrivare subito nella vita e di raggiungere celermente la notorietà. Questo non è un peccato per lo scrivente tantomeno lo si ritiene immorale, ognuno può raggiungere i propri fini con il mezzo che ritiene più opportuno, siamo uomini e donne libera, ma quello che stanno architettando queste puttane ha un non so che di sadico e di ingiusto nei confronti di Berlusconi. Vorrebbero trasformare un tribunale della Repubblica, con l'evidente consenso delle prassi giudiziarie odierne, in un palco proiettato sugli schermi di tutto il mondo vestendo i panni delle vittime che non sono. Nessuno le ha mai sfruttate o obbligate a fare i presunti festini o il presunto bunga bunga, anzi ne hanno consapevolmente beneficiato con espresso consenso (dove è il reato?) ed hanno goduto ed ansimato per ogni utilità ricevuta in dono.
Perchè adesso fare questa violenza nei confronti del loro benefattore cercando di strappargli ingiustamente altro denaro attraverso vie giudiziarie e avallando la tesi dei pubblici ministeri? Non gli è bastato quanto hanno già ricevuto? Perchè fare le sciacalle nei confronti del loro Santo Salvatore?.
Oggi se si vuol diventare famosi basta essere inquisiti o percorrere i corridoi e le aule giudiziarie, le agenzie di moda come quella gestita da Lele Mora non valgono più anche perchè quest'ultimo è stato arrestato dalla concorrenza.

domenica 2 ottobre 2011

Pozzuoli: Rione Terra e città ostaggio di qualche monopolista "palazzinaro".

Il Rione terra di Pozzuoli non è ancora pronto. Non è una novità, i lavori vanno avanti da decenni nonostante in gioco ci siano grosse aziende e moltissimi operai che ci lavorano, per questo è ancora più strano che la ristrutturazione del promontorio dei puteolani non ancora sia completo. Le imprese sono lì a fare il bello ed il cattivo tempo, facendo i propri comodi in tutta tranquillità e la politica puteolana è muta, in silenzio come un cane bastonato in una cuccia.
Questi "intrusi", pagati con i soldi dei contribuenti, lavorano a passo di lumaca e il rione tarda ad essere restituito ai veri padroni: i puteolani. Un occupazione quasi bellica, che non sembra avere una data finale, chissà quando finiranno questi benedetti lavori, almeno la città potrebbe contare su di una "nuova" cittadella storica che potrà incrementare in maniera considerevole il turismo e far sviluppare le imprese locali, magari anche giovanili. Gli unici che continuano a "mangiare" e ad ingrassare sono queste imprese le quali non intendono assolutamente mollare la presa e restituire la città ai puteolani e al comune di Pozzuoli.
Per quali motivi non si finiscono i lavori? Come mai queste solite imprese forestiere e "straniere" si sono asserragliate sulla cittadella puteolana? Chi le garantisce e perchè?
I ritardi sono anormali e patologici, sicuramente sono tesi a coprire chissà cosa; così come è paradossale e vergognoso che in questa città qualsiasi gara di appalto che abbia certe proporzioni venga vinta sempre dalle stesse imprese.
La domanda più interessante sarebbe incentrata sul chi sono queste imprese, chi sono i veri soci ma soprattutto: da quale zona vengono?