sabato 18 febbraio 2012

Pozzuoli: si ricompattino i moderati, la sinistra si sta sfaldando.

Mettere il recente passato alle spalle, questo bisogna fare. La rovinosa caduta di Magliulo va dimenticata, alle porte ci sono le elezioni e i moderati non possono permettersi di consegnare la città nelle solite e discutibili mani della sinistra e del suo leader Figliolia.
Certo, ci sono stati divisioni politiche anche profonde accompagnate da note polemiche che si sono susseguite per settimane. Ci sono stati errori politici imperdonabili, ma tutto ciò va cancellato, va azzerato. Bisogna ripartire tenendo conto anche del riavvicinamento tra forze moderate che parrebbe starsi per realizzare a livello nazionale. La favola di un centrosinistra vincente si sta sbiadendo e pare che anche tutti gli addetti ai lavori se ne siano accorti, sicchè abbiano rinunciato a schierarsi dalla parte del presunto e prematuro schieramento vincente che all'indomani dello scioglimento del vecchio consiglio comunale già cantava vittoria attraverso le sue sentinelle che sgattaiolavano per il centro cittadino.
Patti chiari e legislatura lunga, per usare un eufemismo. Questo deve essere il nuovo incipit che inauguri il nuovo corso del centrodestra: un progetto politico da stilare prima e con l'avallo e la condivisione di tutti i partecipanti alla coalizione, con il candidato sindaco garante. Solo così non si ripeteranno gli errori della passata amministrazione.
Le sirene del Pd non incantano più, man mano che ci si avvicina alle elezioni il centro sinistra perde pezzi tra un mal di pancia ed un altro: prima ha sbattuto la porta Artiaco denunciando imposizioni e poco dialogo poi parrebbe che anche Ismeno abbia qualche lamentela da elargire; per non parlare della plateale discordia emersa ieri, durante un pubblico confronto, dalle liste civiche di sinistra e da rifondazione che non condividono le logiche di apparentamento dei democratici di Bersani. Ma la "botta" finale pare stia per arrivare dall'UDC che non ne vuole proprio sapere di allearsi con i comunisti. Conti alla mano, la sinistra non può vincere, per questo bisogna ritrovare la quadra e fare squadra per affrontare sconfiggere chi fino ad oggi ha mostrato fin troppa spocchia ed arroganza.
Ogni candidato di area centrodestra dovrebbe porsi una serie di domande e di riflessioni prima di decidere di passare il rubicone ed allearsi con il "signorottesco" Pd locale.

giovedì 2 febbraio 2012

Sinistra nel ridicolo: nessuno si indigna per le frasi di Monti. "Campioni" di coerenza.

Dov'è la sinistra rabbiosa che sbraita contro il "caimano"? Dove sono i difensori dei diritti dei giovani precari e dei lavoratori? Dove sono i duri e puri che hanno infangato e profanato la memoria dei giuslavoristi vittime del terrorismo rosso?
La sinistra ha perso la propria identità, questo è il dato fulmineo e veemente che emerge oggi, dopo le dichiarazioni non proprio di "sinistra" ed a favore dei giovani di ieri rilasciate dal premier Monti a Matrix. Fosse stato Berlusconi ci sarebbe stata la fucilazione di massa, invece no, si funge da zerbini del tecnico rinnegando anche i più elementari principi e convinzioni di parte che da sempre hanno manifestato. "Il posto di lavoro fisso è monotono" e l'art. 18 "è pernicioso", parole quelle di Monti che travolgono in pieno la comatosa compagine che si è sempre frapposta a Berlusconi il quale per la verità non è arrivato mai a fare esternazioni del genere.
Complimenti per la coerenza. Continuate a fare i lecchini, perdete credibilità da soli.