venerdì 27 settembre 2013

Franco Iannuzzi lanciato verso i vertici del centrodestra in Campania


Ancora pochi giorni e ci saranno le votazioni per l'elezione del Presidente dell'ANCI Campania, associazione nazionale comuni italiani. La settimana prossima sarà decisiva per incoronare l'unico candidato espressione del popolo della libertà, il sindaco di Monte di Procida Francesco Paolo Iannuzzi, contro lo spaccato partito democratico che presenta ben tre candidati.
Il Pdl si è presentato compatto sul nome dell'esperto sindaco montese, amministratore apprezzato ed amato dalla sua gente, pur con il dispiacere di qualche solito franco tiratore che gioca a perdere in ogni competizione elettorale ed ancora ricopre ruoli chiave nel partito napoletano.
Se fosse eletto dalla maggioranza dei sindaci dei comuni della regione Campania, sarebbe un successo personale eccezionale per Iannuzzi che lo proietterebbe verso l'Olimpo del centrodestra campano per mole di consensi personali ricevuti nella democratica competizione per il prestigioso ruolo di massimo rappresentante degli enti locali comunali.
La circostanza non farebbe altro che rafforzare la sua leadership nella zona flegrea, da Quarto a Pozzuoli, dove si è assistito alla scomparsa e al tramonto di piccoli soggetti locali che hanno affossato il Pdl in ogni competizione elettorale, contribuendo con ciò a sfaldare il partito e a renderne sterile ogni azione propositiva ed organizzativa, soprattutto a Pozzuoli dove si è assistito alla vaporizzazione della rappresentanza azzurra locale e alla inerzia oppositiva allo strapotere che esercita il sindaco di sinistra Enzo Figliolia.
L'unico soggetto che fino ad oggi sta portando alta la bandiera del partito berlusconiano nell'area dei comuni flegrei è proprio il candidato più quotato per la presidenza dell'ANCI, Franco Iannuzzi, che dimostra di avere quel carisma e quella rappresentatività da permettergli di divenire il faro della futura Forza Italia e del centrodestra nell'intero comprensorio flegreo.

Il Funambolo

lunedì 9 settembre 2013

Mino Cossiga prossimo leader del centrodestra a Pozzuoli?


Ogni tanto se ne sente parlare, spesso si vocifera di una imminente e decisa discesa in campo del potente dirigente del Comune di Pozzuoli. Molti lo danno per prossimo candidato al Parlamento, altri ne parlano come unica e spendibile alternativa al podestà della sinistra nonché sindaco di Pozzuoli Enzo Figliolia. 
L'unica certezza è la preparazione e lo spessore professionale dell'uomo, non certo uno zotico prestato alla politica come tanti altri che recitano sul palcoscenico dell'amministrazione puteolana, magari in settori chiave e delicati dell'esecutivo cittadino e del consiglio comunale. Il deserto si distende nello schieramento moderato e di centrodestra, tra politici inerti o "collusi" con l'amministrazione di sinistra ed altri in forte declino elettorale e personale: proprio in questo schieramento che manca un leader, un nuovo soggetto capace di raccogliere intorno a se, per competenza e preparazione, i vari esponenti dell'area democristiana e liberale. Nel centrodestra manca il vero antagonista a Figliolia e l'unico che parrebbe avere le qualità per competere e primeggiare su quest'ultimo sarebbe proprio il deus ex machina del Comune di Pozzuoli, Mino Cossiga, nome d'arte, che con il proprio peso professionale potrebbe appiattire la figura del sindaco in carica.
Faccia a faccia Figliolia - Cossiga
Negli ambienti politici le voci di una organizzazione politica in embrione intorno alla figura di Cossiga sono
sempre più diffuse ed insistenti. Chissà se c'è del vero o è l'ennesimo miraggio di un centrodestra puteolano ormai senza leader ed esponenti che lo rappresentano degnamente. Certamente Figliolia avrebbe di che temere se il professore scendesse in campo.

Il Funambolo 

domenica 8 settembre 2013

Torte in arrivo: le mosche ronzano ma fan troppo rumore


La torta sta per arrivare sul tavolo e le mosche stanno per fiondarsi su. Piccoli accattoni prestati alla politica ed alle istituzioni, che a malapena parlano la lingua italiana, stanno per spartirsi le fette del buon dolce e per donarne il contenuto, previa ingente cresta, agli amici. Ce n'è per tutti anche per soggetti chiacchierati o per attenzionati. L'importante è far presto, fin quando qualcuno, già avvisato da voci popolari e da organi di informazione, non verrà sorpreso con le mani nella cioccolata.
Il titolare della pasticceria non potrà esimersi o lamentarsi se qualche suo dipendente poi verrà sorpreso a mangiare di nascosto o peggio a vendere in conto proprio dolciumi non suoi. Così come non potrà non sapere se lo stesso dipendente o magari il cassiere baratti pasticcini con gli utenti affinché qualche congiunto o compare possa entrare nella famiglia del cliente.
Questo non è un mercato ma un saccheggio, già prima che arrivino le polpette. Un giorno forse ci sarà gloria per tutti.

La Salamandra