domenica 23 dicembre 2012

Riparte la macchina da guerra Berlusconi: prime vittime i "centrini" Casini e Fini.


Silvio Berlusconi ritorna in campo e lo fa con la sua solita enfasi ed energia. Il tempo stringe ed è costretto, nonostante l'età, a tenere alto il ritmo per recuperare molti mesi di assenza dagli schermi televisivi e dai media, tempo durante il quale il PD ha avuto pianta stabile in ogni telegiornale e in ogni programma televisivo così come il leader dei "centrini" Monti.
Accellera Silvio, il Pdl è in netta ripresa nonostante qualche benpensante pensi ancora a Monti come candidato premier per i moderati. La sola forza del Cavaliere sta risollevando le percentuali di voto del partito e molti punti sono già recuperati, le quotazioni salgono.
La macchina da guerra elettorale Berlusconi comincia a mietere le prime vittime: Casini e Fini, sembrano spacciati, il primo alle prese con l'emorragia di voti dalla Sicilia dove il partito "centrino" collezionava addirittura un terzo dei voti nazionali, adesso addirittura parrebbe che al Senato non riesca a superare il quorum, soglia che sta per sembrare un difficile traguardo finanche alla Camera. Il secondo invece è in coma politico e sembra irreversibile, il partitino flop di Bocchino pare non riesca nemmeno ad arrivare al 2% nelle intenzioni di voto, quindi rischia l'estinzione e la tumulazione nel cimitero politico.
Eppure l'unica speranza per questi due matusalemme del pensiero "centrino", l'unica opportunità per tornare a riscaldare una poltrona sarebbe la candidatura di Monti premier, formando una lista unica a sostegno del professore forse un miracolo può avverarsi; ammesso che il popolo abbia ancora la voglia di essere governato da un professore, tutta teoria e poca pratica, che ha estorto fino all'ultimo spicciolo gli italiani per la seconda rata dell'IMU. Dopo il bagno di sangue economico perpetrato in danno delle famiglie, è difficile che la gente abbia ancora voglia di vederlo. Nessuna riforma, nessuna liberalizzazione, nessun taglio epocale, ma solo tasse e prelievo eccitato mediante Equitalia: il governo Monti.
La testata al petto di Monti arriva da Berlusconi il quale con ironia e spirito vendicativo afferma che il più grande difetto del leader "centrino" è che è un professore, uno che ha solo fatto teoria senza essere un protagonista dell'economia come è stato lui, il Cavaliere. Un solone della teoria ma senza pratica.
La sinistra, dal canto suo, dopo la farsa delle primarie pilotate contro Renzi ed a favore di Bersani, si sente oscurata da questo sipario a due tra Berlusconi e Monti e cerca invano di battere un colpo, ma al momento non riesce a fare notizia, complice anche un Bersani non proprio carismatico e trascinatore.
Hanno stabilito le deroghe alla regola dei tre mandati legislativi per ogni parlamentare, così ricandideranno la solita Bindi e qualche altro. Nulla contro ma non fate gli ipocriti e illudete la gente con questi teatrini che dovrebbero donarvi lustro e democraticità. Siete come tutti gli altri.
Dinnanzi a tanta muffa Berlusconi sembra ancora l'uomo che ha una marcia in più e da tanto l'impressione che abbia ancora altra carte nella manica nascoste, oltre alla volontà dichiarata di abolizione dell'IMU.
Avv. Lorenzo Sozio
Berlusconi ha anche l'opportunità di riempire le liste elettorali di giovani e di professionisti, fenomeno che deve verificarsi soprattutto sul territorio dove regnano perenni trasformisti e piccoli "ragionieri del voto" come a Pozzuoli, dove nessuno ha dimostrato di essere un vero uomo di partito come uno dei giovani puteolani che da sempre sponsorizzano Berlusconi,  l'avvocato Lorenzo Sozio, che nonostante il carisma e l'animo combattente per i colori del partito risulta scomodo ai "porta gente" puteolani.

Il Funambolo




venerdì 23 novembre 2012

Pozzuoli, un "aereoplanino" ci fotografa e ci spia per accertare presunti abusi edilizi?


Pozzuoli è sinonimo di immobilismo, di libertà negate, di enfatizzazione indotta della burocrazia affinché il politico o il funzionario di turno possa ergersi a mediatore con i pubblici uffici e "risolvere" il problema al privato cittadino, insomma Pozzuoli è la città della perenne "mattonella" perpetrata magari anche dal proprio sponsor politico o magari dall'impiegato amico e conoscente che ti crea il problema ingrossandolo per poi cercare di superarlo.
Pratiche di permesso a costruire che stagnano ed ammuffiscono dolosamente in alcuni cassetti degli uffici tecnici, responsi e autorizzazioni di carattere negativo che hanno assunto il carattere della permanenza tanto che se un cittadino vuole ottenere qualcosa per se è costretto a candidarsi a consigliere comunale per cercare di soddisfare il proprio interesse. Anche quando chi di dovere "vuole" aiutare un amico non ci riesce ed addirittura finisce per peggioragli il problema non riuscendo nemmeno a lucidarsi la tanto agognata marchetta. 
A ciò si aggiungono vincoli, lacci, lacciuoli, ignoranza dei tecnici preposti con spirito accattone connesso e tanto per non mancare si aggiunge la famigerata e sovietica soprintendenza archeologica che è diventata la zavorra dello sviluppo dell'intera nazione. Al peggio non c'è mai fine, al finto buonismo di falsi ambientalisti comunali si allinea la scelta dell'amministrazione comunale di tenere in vita il rapporto con la società che le offre il servizio di aereofotogrammetrie per contrastare i presunti abusi edilizi che ci sarebbero sul territorio puteolano. Nulla di più infame e che incida così barbaramente nel diritto alla privacy della gente.
Un aereo che con cadenza mensile volteggia sulla testa dei puteolani scattando foto a raffica che vengono inviate agli organi accertatori i quali sono in grado di rilevare persino il cambiamento di colore di un oggetto fisso al suolo. E scattano i controlli anche dove veramente non è necessario, nel migliore dei casi, nel peggiore sequestri selvaggi anche privi di qualsiasi fondamento giuridico ad opera degli accertatori che fungono da Ponzio Pilato.
 Un vero e proprio accanimento nei confronti di tanti piccoli proprietari che non solo fronteggiano un amministrazione insufficiente e inefficiente che non provvede concretamente ai loro bisogni urbanistici ma soprattutto una lesione dell'intimità e del domicilio di tanti cittadini i cui beni immobili sono diventati oggetto delle frequenti vessazioni stataliste e dei capricci burocratici degli apparati amministrativi e tributari.
Quanto costa questo servizio aereo al Comune di Pozzuoli? Quanti comuni in Italia adottano tale masochistico strumento per la collettività? Fino a quando tale forma di intrusione nella vita privata dei puteolani? Ma ancora più importante, chi ha il potere di porre fine a questo sperpero di denaro pubblico e di liberare i cittadini da questo costante "grande fratello" fotografico?

sabato 10 novembre 2012

Pozzuoli: i signorotti del PD di Pozzuoli puntano su Bersani?


C'è un candidato democratico e liberale, giovane, promettente e dalle spiccate doti comunicative: un nuovo e fresco volto per la democrazia italiana. E' Matteo Renzi del Partito Democratico. Lo osteggiano in tanti soprattutto gli ex comunisti di estrazione PCI (fossile del passato) e i piccoli gruppi di potere sparsi sul territorio che necessitano della copertura politica di affermati e vetusti politici di chiara matrice finto-comunista come Bersani, D'Alema e tanti altri. Gente, quest'ultimi, che hanno sempre sfruttato l'apologia e l'utopia comunista e socialista radicale per eccitare e manipolare la mente della classe più debole per fare i propri comodi: per costituire società commerciali e capitalistiche come le COOP, ingrossare e ingrassare la pubblica amministrazione con amici e "comparielli", sperperare denaro pubblico derivante da una tassazione esasperata e strozzina per "donarlo" agli apparati burocratici e di potere che, come loro, predicano bene e razzolano male.
Insomma una grande truffa per fregare i sogni e gli interessi del ceto operaio o debole dal quale traggono voti e consenso per poi fare i loro comodi, magari restando anche impuniti dall'azione puntigliosa della magistratura (verso altri) che vive di favolette e fa finta di credere che il marcio non ci sia nella classe della finta/sinistra.
Ritornando al discorso primarie ed accennate alle dovute premesse, ci si chiede come e chi appoggeranno i dirigenti e consiglieri comunali di Pozzuoli tra Renzi e Bersani. L'innovazione o la muffa?. Parrebbe che abbiano avuto indicazione di votare Bersani dai piani "altri" della palazzina sindacale del Comune di Pozzuoli.
Tali "suggerimenti" (o come altro volete interpretarlo) pare siano stati inculcati nelle fragili menti dei giovani del partito, i quali, invece di seguire e sostenere un giovane come loro (Renzi, ripetiamo), avrebbero scelto di puntare sul cavallo del vecchio sistema di potere non innovativo di nome Bersani.
Andrà così? Pozzuoli volterà le spalle al rinnovamento? Quanti semplici cittadini dei rioni saranno "invitati" ad andare a votare alle primarie il candidato "suggerito"? Quanti inesperti e manovrabili consiglieri che hanno già dato segno di grandi balletti e salti della quaglia ragioneranno con la propria testa o si limiteranno come sempre hanno fatto fino ad oggi ad alzare la mano ad ogni tipo di "esortazione". I democristiani del PD cosa faranno?
Un solo suggerimento: vinca la democrazia!

venerdì 26 ottobre 2012

Emergenza giustizia politica: non è tutto "divino" ciò che viene predicato dai magistrati.


Hanno due braccia, due gambe ed una testa, non sono Dei del Monte Olimpo la cui parola è vangelo insindacabile. Sono uomini come noi, della stessa materia, con gli stessi vizi e con i medesimi interessi. Sono anch'essi essere fallibili e spesso ciò che propinano o ciò che sbandierano non è la verità, ma il frutto di un pensiero politico o di un ragionamento dogmatico che loro stessi si prefigurano come entità immutabile e divina: sono i loro teoremi, spesso fatti valere con l'atteggiamento degli sceriffi nei  confronti dei GIP o di qualsiasi altro collegio giudicante, ponendosi spesso come si pongono coloro i quali sono oggetto delle loro indagini.
Si parla dei magistrati, alcuni per fortuna, spesso faziosi e politicizzati i quali non rispettando il sacro e supremo (quello sì) principio di separazione dei poteri in uno Stato, si arrogano il potere di condizionare pesantemente il potere esecutivo e persino quello legislativo. Si arresta un soggetto non gradito politicamente perché assume condotte non conformi al proprio credo politico o alla loro dottrina marxista e/o manettara di estrema destra. Si interpretano i fatti come sussumibili sotto fattispecie di reato abusando del principio delle infinite interpretazioni per infiniti interpreti. Si chiudono gli occhi sui veri o presunti reati dei soggetti che portano i loro stessi colori politici. Si considerano 'ndranghetisti quasi tutti i calabresi residenti al Nord, si etichetta come casalese ogni arrestato o imprenditore goliardico del casertano.E potremmo continuare per pagine.
Si ricordano purtroppo solo i casi emblematici e mediatici di malagiustizia come quello di Enzo Tortora e i continui assalti a Berlusconi, ma in Italia ci sono centinaia di Dell'Utri che sono nel tunnel dell'oblio dimenticati  e non evidenziati dalla stampa e dai telegiornali; gente che soffre in silenzio e spesso chiusi in una gabbia di ferro a marcire soprattutto psicologicamente come esseri di razza inferiore: Dio solo sa quanto sono bestiali ed inumani i reati di opinione o di stile di vita non conforme alle dottrine politiche del giudicante o dell'accusatore.
Oggi si arrestano persone per "reati" assurdi come quello di "favoreggiamento di terremoto" quindi come possiamo pensare di essere in un paese libero. Ogni nostra azione o parola viene monitorizzata tanto che sui giornali si ritrova ogni sorta di materiale probatorio coperto da segreto istruttorio, spacciato da chi sa chi ai giornalisti amici e più faziosi dei mentori. L'intercettazione pubblica, il mezzo prediletto dal fazioso accusatore di turno per abbattere politicamente il Bossi di turno, l'eccellenza amministrativa della Regione Lombardia, il Presidente del Consiglio di turno e persino il Presidente della Repubblica.
Perché l'opinione pubblica non si sveglia e pensa un po con la propria testa e non recepisce dogmaticamente ciò che viene propinato come messaggio divino infallibile? Nessuno ha mai pensato che spesso sono operazioni politiche o che addirittura sono palesi errori giudiziari dettati dal persecuzionismo?
Magari poi il tempo sgonfierà ogni inchiesta, ogni operazione o blitz mediatico-giudiziario e i giudicanti assolveranno o ridimensioneranno i casi, a nocumento già arrecato però e senza che nessun giornalista o telegiornale riabiliti il malcapitato o banalmente chieda scusa.
Intervenga con il manganello e la sciabola il legislatore e ristabilisca l'equilibrio tra poteri, qualche potere esercita più funzioni o prerogative che secondo la Costituzione e il diritto naturale potrebbe esercitare.
Il diritto deve prevalere e per diritto si intende quello contenuto nei codici o in altre leggi vigenti, non quello di codici paralleli o non esistenti.

martedì 23 ottobre 2012

Sempre "meno" avvocati e troppi "periti avvocati", indice della crisi della professione?


Gli avvocati sono costretti a manifestare, sono scesi in piazza come qualsiasi altra categoria, come tassisti qualunque. Quella che fino ad oggi viene storicamente considerata una casta capace di influenzare i centri di potere e politici sente la necessità di scendere in piazza in corteo.
Una volta la sua influenza, la classe dei forensi la faceva pesare nelle segrete stanze del potere attraverso la sua unità e compattezza, attraverso la sua capacità di persuasione ma soprattutto per il suo peso politico. Ha ancora lo stesso peso la classe degli avvocati? A parere dei molti si è costretti ad usare persino la piazza per far valere le proprie esigenze e ragioni in quanto la casta dei banchieri e dei professori che oggi governa l'Europa li comincia a trattare come merce di scambio ovvero non come prestatori d'opera intellettuale. L'appunto è certamente corretto. Bisogna capire verso cosa e quali punti delle pseudo riforme montiane si manifesta. Certamente è aberrante l'accorpamento dei Tribunali anche per circoscrizioni giudiziarie più ampie o per zone che meriterebbero un tribunale a se. Certamente è inutile e dispendioso economicamente mantenere in Piemonte ben 17 tribunali tra i quali spiccano per simpatia Mondovì e Saluzzo, mentre in Campania si accorpa una circoscrizione giudiziaria come quella flegrea (Pozzuoli,Quarto,Bacoli,Monte di Procida, Ischia, Procida) che ha un bacino di popolazione abbastanza ampio con Napoli: era meglio creare il famoso Tribunale di Giugliano che avesse compreso le circoscrizioni flegree e quelle della Napoli ovest (Giugliano, Marano, Qualiano ecc.).
Si combatte solo per mantenere i giudici di pace sul territorio non si capisce a favore di chi: cittadini disagiati sono anche gli utenti del Tribunale e non solo quelli dei GDP, perché si consideri solo questi ultimi e ci si batte solo per mantenere la loro dislocazione sul territorio è ancora poco chiaro. Speriamo non insistano altre figure professionali al riguardo come quelle che verranno di seguito citate.
Per non parlare del problema maggiormente spinoso e per il quale paga le riforme in negativo tutta la categoria degli avvocati: la presenza sempre maggiore di periti e "praticari" vari di sinistri stradali che hanno letteralmente assediato il settore dell'infortunistica stradale andando addirittura a sostituirsi agli avvocati nella gestione delle pratiche civili del settore, con tutte le conseguenze economiche che ciò ha comportato sul mercato delle assicurazioni per soprusi e "trastolerie" vere o presunte.
Si dice che le ultime misure prese dai governi sono soprattutto indirizzate ad arginare il fenomeno dei "tozzatozzari" ma ciò purtroppo sta penalizzando anche gli avvocati che si occupano di altro e che tutelano interessi molto più delicati delle persone e delle società commerciali. Siamo arrivati così in basso che ci sono periti ignoranti e scellerati che inviano messe in mora alle compagnie assicurative con dinamiche fasulle nonostante l'intervento e il rapporto dei carabinieri, esponendosi perciò a responsabilità penali, magari proprio perché la controparte era un penalista che incidentalmente trattava il sinistro di uno stretto congiunto.
Altra fregatura è la mediazione obbligatoria perché non solo i laureati in legge possono fare i mediatori ma anche i laureati di discipline scientifiche o ingegneristiche, i quali, questi ultimi, non sono chiamati più solamente a fare i consulenti tecnici ma possono addirittura mediare o gestire affari legali che di certo non sono propriamente di loro competenza. Con questa filosofia si avalla la deprecabile ed annosa mentalità e piaga dei periti che fanno gli avvocati, di "tozzatozzari" che presumono con arroganza e saccenza di saper fare i risolutori di cause legali. Cari avvocati, cercate di prendere a calci nel sedere costoro e dimostrate di essere prestatori d'opera intellettuali che non accettano lezioni giuridiche da questi e non fatevi rubare la professione, in un settore marginale ma percentualmente importante, da questi istigatori di "trastole", altrimenti implicitamente approvate la scelta della mediazione obbligatoria che può essere effettuata da ogni "quisque de populo".
Purtroppo tale settore è diventato un ammortizzatore sociale così come il porta gente in discoteca. Sarà mai questo uno dei motivi per il quale la classe dei legali ha perso peso politico? Si manifesta in piazza anche per i colleghi ingiustamente accusati dalle "antimafie" di turno perché scomodi o non si ha il coraggio di ribellarsi a certe caste come quella della magistratura che tratta i legali come pezze da cesso che possono essere sbattuti in carcere anche quando fanno il loro lavoro?
Anche tali umiliazioni dei diritti degli avvocati andrebbero menzionate, ma questa è tutt'altra storia, è quella di faziosi giornalisti che sotto dettatura di chi sa chi hanno maggiore influenza verso il potere giudiziario rispetto a chi è deputato ad esercitare la professione forense.

giovedì 13 settembre 2012

La balla mondiale degli USA sfruttatori: i tiranni sono gli sceicchi.


Si imputa agli USA lo sfruttamento del medio oriente e delle sue ricchezze come il petrolio. Sembra essere questa la grande accusa (balla!) che muovono i nemici dell'occidente e dell'America attraverso i propri "benpensanti" presenti purtroppo come serpi in seno nello stesso occidente. Molti sono di sinistra, spesso comunisti, altri sono terroristi o loro tifosi e istigatori, altri sono fascisti. Tutti che si fungono filosofi, pacieri, moralisti e buonisti: un solo pensiero hanno in comune, l'odio per l'America. Un odio imposto dalla stampa e dalla televisione di parte, la storia la sappiamo tutti se vuoi essere un figo del pensiero devi essere e professare contro le potenze economiche e far finta di fare la parte dell'aiutante del popolo. Una finta, vero, come quella che da sempre fanno comunisti e sinistroidi che utilizzano il termine operaio o popolo per fotterlo, cioè solo con queste strumentalizzazioni possono andare al potere.
In verità è sotto gli occhi di tutti lo sperpero di ricchezze e di denaro che sceicchi arabi effettuano nel vecchio continente, caso emblematico è il calcio dove questi tiranni del popolo arabo gettano al vento miliardi e miliardi di euro per acquistare calciatori e club. Questo è solo un caso di scuola ma una fetta rilevante dell'economia è in mano ai petrolieri arabi come i Bin Laden che per avere maggiore potere contrattuale sono costretti a strumentalizzare la religione e le gracili menti bellicose dei mussulmani con precetti religiosi e guerre sante. Cosa ne sanno questi ultimi di essere utilizzati come pupazzi per fini economici attraverso la maschera religiosa.
Gli sceicchi hanno palazzi ricoperti di oro ed interi giacimenti di petrolio con i quali guadagnano cifre da capogiro, anzi guadagnano quanto il gettito fiscale di alcuni stati occidentali e moderni. Le ricchezze sono interamente nelle loro mani e non sembra che facciano molto per il loro popolo, lo sfruttano e lo fottono dando la colpa agli Americani; tanto un diavolo deve pur trovarsi per ubriacare le buzzurre intelligenze beduine dei mediorientali.
La favoletta dell'America che sfrutta non regge, i veri colpevoli dello sfascio e della medioevale situazione nei paesi mussulmani sono loro, gli sceicchi, i quali hanno la necessità di difendersi dietro l'eccitazione che aiutano ad infondere nelle menti degli esaltati con dogmi religiosi di carattere violento e terroristico.
I "maomettiani" comincino a guardare nei propri confini, i nemici li hanno in casa.

giovedì 30 agosto 2012

Pozzuoli: riparte la faida di politica nei palazzi comunali?


E' tempo di guerra  nel napoletano, come quella sanguinaria di camorra che si sta svolgendo sul solito panorama di Scampia e Secondigliano.
Anche a Pozzuoli sembra tempo di guerra, per fortuna non di camorra, ma anche qui il panorama bellico è sempre lo stesso: il campo politico. Il perenne scenario dove si svolgono i ripetuti scontri tra le varie fazioni politiche, un susseguirsi nel tempo di faide, sgambetti, tradimenti i quali spesso assumono anche connotati personali oltre che meramente politici. Il palazzo comunale sembra un ring e come un orologio a cù cù puntualmente tutti nuovamente si riposizionano in trincea per fronteggiarsi in nuove battaglie. Si formano coalizioni, gruppi i quali celermente si sfaldano e danno vita a nuovi scontri fratricidi.
Accadde con la maggioranza dell'ex sindaco Giacobbe e poi anche con quella di Agostino Magliulo. Oggi la storia sembrerebbe ripetersi, la maxi maggioranza di Vincenzo Figliolia che come un rullo compressore doveva asfaltare ogni avversario sembra già in crisi. Immobilismo, mancanza di cambiamenti promessi, solite facce e solite dinamiche all'interno dell'intera macchina amministrativa puteolana sembrano far impantanare la variopinta "corazzata" di Enzo.
Qualche sito di informazione locale pare abbia stimato in otto i consiglieri di maggioranza che hanno aperto il fronte scissionista nei confronti del sindaco: cioè tutti quelli che non militano nel Pd ed in Sel. Non è finita qui, il malumore sembra serpeggiare persino all'interno dello stesso partito democratico ovvero all'interno della stessa "casa" di Figliolia parrebbe che alcuni consiglieri siano scontenti e chissà se in futuro non possano aderire alla frangia scissionista che vorrebbe una decisa sterzata nella inerzia totale che ha mostrato l'esecutivo fino ad oggi, così come pare sostengano nei loro dialoghi con la gente e con i giornalisti, salvo poi prontamente smentire. Abbiano il coraggio di fronteggiare il sindaco o di non mandarle a dire così come ha fatto il consigliere Maione nell'ultimo consiglio comunale dove ha sfoderato una vera e propria requisitoria da pubblico ministero.
Addirittura per strada, tra la gente, serpeggia il malumore e lo scontento, pare che la luna di miele di Enzo Figliolia con la gente sia finita, nonostante le bulgare percentuali delle votazioni amministrative di aprile.
Otto e e cinque (dell'opposizione ufficiale) fa tredici, la maggioranza sarebbe già sotto nei rapporti di forza. Quello che sembrava impossibile pare possa accadere se il sindaco non corregga il tiro politico: lo sfaldamento di una maggioranza di diciannove contro cinque. Sarebbe una catastrofe se ci fosse questo capovolgimento di fronte,l'ennesima decapitazione di un sindaco, un fatto da scrivere nei libri di epica.
I presunti scissionisti pare chiedano maggiore considerazione nelle scelte politiche e una decisa messa in moto della macchina comunale che dalle elezioni sembra essersi spenta. Molti di questi denunciano il fatto che nessuno più lavori come prima all'interno dell'amministrazione comunale e tra i dipendenti, quasi come se tutti si fossero adagiati sugli allori per la vittoria della sinistra amica. Qualche altro e sicuramente anche il sindaco sembrano ostaggi dello strapotere e dei voleri di dirigenti comunali che fanno il bello ed il cattivo tempo.
Qualche sommo della politica puteolana si pronunciò in tempi non sospetti affermando che questa maggioranza avrà la vita meno lunga di quella di Magliulo. Addirittura, l'ennesima debacle, la quale non sarà evitabile se un giorno anche dal Pd possano partire nuovi scissionisti. Ammesso che abbiano la forza e gli attributi per scalzare Figliolia.
Speriamo solo che la città non debba patire gli effetti di un nuovo scontro politico, un ulteriore faida non gioverebbe sicuramente al territorio e alla popolazione che ha bisogno certamente di stabilità politica ed amministrativa.

domenica 19 agosto 2012

I teoremi giudiziari incidono sulla crisi economica?Intanto gli operai si bruciano vivi.


E' un emergenza mondiale la crisi economica, la si soffre ovunque soprattutto in Europa ed in particolar modo in Italia. Il belpaese è costretto a essere torchiato come l'uva attraverso la pesante leva fiscale per ingrossare i fondi delle banche europee, i quali sarebbero finalizzati al salvataggio degli stati membri in difficoltà. Sarà. Ricchezza italiana sperperata all'estero.
Numerose aziende sono costrette a licenziare a causa della crisi e quindi chiudono i battenti. La ricetta, deleteria e sbagliata, (altro che da "professori") è quella di gravare maggiormente, fino all'ultima goccia di sangue, con tasse e balzelli vari. Ogni modo è utile pur di fare cassa, così via ad accise strozzine sui carburanti le quali incidono per il 70% e passa, tassa di stampo sovietico sugli immobili destinati ad abitazione e quant'altro.
Le aziende sono costrette a subire queste estorsioni legalizzate il più delle volte sentendosi ripetere il motto "ce lo chiede l'Europa": un pachiderma sovrastatale già morto ed adagiato su di un lettino d'obitorio ma con flebo di finanza e proventi fiscali nel braccio per cercare di farlo resuscitare. E' inutile, l'Europa è fallita.
A questo stato di cose e di venti recessivi che spirano all'estero mediante un governo attuale italiano che non è nient'altro che l'esattore degli euroburocrati, si aggiunge l'annoso e storico problema del potere giudiziario italiano, sempre più convinto di poter usare il proprio ufficio per influenzare e in certi casi dettare l'agenda e le scelte dei poteri esecutivi e legislativi. La politica è debole, si è abbassata i pantaloni come affermò il rimpianto ed emerito Presidente della Repubblica Cossiga in una trasmissione televisiva.
Una magistratura fuori controllo?Non rispetta più la ripartizione dei poteri di Montesquiania memoria?Si perseguitano premier vari (Berlusconi in primis) per furore ideologico (nemmeno di sinistra perché quella vera dovrebbe essere garantista)?
Si sequestrano aziende con migliaia di dipendenti che rischiano di rimanere senza lavoro e senza soldi per sfamare le umili famiglie(Ilva); si arrestano e sequestrano "mozzarelle" campane etichettandole come camorriste (per fortuna i Tribunali del Riesame stanno aprendo gli occhi dinnanzi a certi teoremi) lasciando i medesimi lavoratori alla mercé di amministratori giudiziari temporanei che non possono amministrare un azienda sui livelli e con le dovute attenzioni dei privati e dei veri titolari; si ipotizzando teoremi di alleanze di Al Qaeda e rustici camorristi napoletani che probabilmente non sanno nemmeno cosa sia l'Islam.
Le "antimafie politiche" pullulano e prosperano nel sud Italia ed etichettano ogni cosa scomoda come "mafiosa" pur di condizionare l'opinione pubblica: vedi teoremi a carico di goliardici politici meridionali che non sono propriamente di sinistra o comunisti e quindi perseguibili antropologicamente perché di destra e perché casertani o perché siciliani e calabresi.
Appunto, in queste citate ultime terre il sequestro "facile" è all'ordine del giorno, anche di grandi aziende, sicché vengono colpiti, spesso con leggerezza giuridica, pseudo o fantomatici imprenditori collusi con le mafie. La conseguenza nefasta è pronta e tragica: lo Stato amministra male le aziende "sequestrate"e quindi centinaia di posti di lavoro sono stati distrutti e molteplici aziende sono lacerate finché non falliscono di fatto.
Sequestri all'acqua di rose? Si, tanto i signori delle antimafie alla Saviano e alla giornalini meridionali che sembrano gazzette di Procura si vendono quali infallibili. I loro teoremi sono dogmi e loro si ergono a Spirito Santo sceso in terra anche per mezzo delle loro "renne": i pentiti usati spesso come vengono usati i testimoni dei "tozza tozza" (termine volgare per indicare i sinistri stradali) ovvero come pappagalli che ricordano male e a rate che sono disposti a tutto pur di vincere il "concorso" statale dei benefici, stipendi e ogni altro tipo di agio.
Se la politica non si riappropria del suo ruolo e non argina lo strapotere dell'ordine giudiziario questo paese sarà sempre impantanato nelle troppe cacce alle streghe e nei troppi teoremi mitologici che spingono ad intercettare persino i Presidenti della Repubblica, forse nemmeno in Iran si arriva a tanto e li c'è la dittatura.
Intanto l'economia langue e gli operai si danno fuoco sotto l'influsso della crisi economica. Le aziende vengono decimate e le famiglie sono quasi costrette a vivere come Rom.

giovedì 26 luglio 2012

Pozzuoli, movida "monnezza": violenta rissa con caschi. Vietati i motorini nel centro storico?


Sempre lì, sempre quella gente, sempre la solita melma umana. La parte di piazza della Repubblica antistante la chiesa di Santa Maria delle Grazie è un campo di battaglia dove si fronteggiano spesso "bande" di energumeni e di "volti" provenienti dalle zone più degradate della città. Quella parte di piazza è l'ombelico della gazzarra rustica della città puteolana.
Piccoli balordi, figli di pseudo camorristi, e disgraziati di ogni sorta travestiti da ominicchi alla moda che come un branco di animali in cerca di accoppiamento, si cimentano nelle più bizzarre acrobazie linguistiche e si manifestano nel vivo delle loro pose indecenti. Intorno hanno ragazze ancora più volgari che accompagnano le gesta del maschio con incitamenti vocali e sonori di vario genere, addirittura in qualche occasione partecipano alle movenze burine e zotiche degne delle più civili tribù delle lontane terre africane.
Altro che movida cafona, siamo alla movida "monnezza". Le persone perbene e gli abitanti del posto sono costretti a barricarsi in casa per non essere spettatori di tanta inciviltà subumana. Ieri l'ennesima rissa dove il branco ha adoperato persino caschi da motorino per colpire gli avversari. Donnicciole sguaiate che incitavano, altre che menavano e rissa che si spostava e si ingigantiva come un vortice umano.
La vergogna è sempre sullo stesso canale a Pozzuoli, sempre sullo stesso palcoscenico. Probabilmente tutte le ordinanze possibili ed immaginabili non possono risolvere un problema che è essenzialmente culturale e di educazione. Sarebbe meglio far stazionare in quella parte di pizza un reparto celere della Polizia di Stato: le manganellate offerte dalle forze dell'ordine sotto gli occhi di tutti sarebbero le retribuzione più giusta ed educativa per il villano di turno che almeno subirebbe la punizione della gogna pubblica sotto lo sguardo dei suoi simili o delle persone perbene che purtroppo vorrebbero vivere degnamente e serenamente la propria città.
Nel palazzo della politica, addirittura tra illustri esponenti della politica del "Rum&Pera" che di movida ci campano, si paventava la possibilità di vietare i motorini nel centro storico di Pozzuoli.

domenica 8 luglio 2012

Pozzuoli, lavori pubblici: "mangiano" sempre i forestieri e gli stessi?


Per molti è da sempre considerata terra di conquista, soprattutto dai forestieri che vedono in lei un terra ricca  e prospera sotto molti aspetti: ricchezza che la perla dei campi flegrei potrebbe incrementare notevolmente se  si cominciasse a ragionare su concrete e liberali politiche di rilancio turistico e si sciogliesse la mortificante e vessatoria maglia burocratica. Parliamo di Pozzuoli, la città capoluogo della provincia dopo Napoli per importanza turistica, la terra di confine e di arrivo di tutto l'entroterra partenopeo e non solo, la capitale della movida e la terra delle enormi ricchezze archeologiche e culturali.
Pozzuoli potrebbe ancora crescere, c'è tanto da fare sia nel settore pubblico quanto in quello privato. Si dovrebbero creare strutture di ricezione turistica, un nuovo litorale, nuove spiagge e tutto quant'altro possa essere utile per rilanciare l'economia, già abbastanza florida rispetto ad altre realtà del napoletano, di una città che esprime meno della metà del potenziale che potrebbe sfruttare. E questo lo sanno, soprattutto i forestieri dei comuni limitrofi e persino la criminalità organizzata "estera".
Pozzuoli è un "piatto" appetibile che in molti vorrebbero accaparrarsi ed in molti si affacciano con appetito varcando i confini della terra puteolana. Da anni si parla di consistenti ed importanti opere pubbliche e private da realizzare su Pozzuoli così come sono attuali e quotidiani lavori pubblici di manutenzione, di gestione e di urgenza che vengono svolti da "numerose" (si fa per dire) imprese. Nella città ci sarebbe tanto lavoro per i puteolani ma purtroppo e troppo spesso questo viene affidato e realizzato da imprese anch'esse forestiere tagliando fuori gli imprenditori puteolani. Cosa avranno mai di negativo questi ultimi? Perché non sono degni di lavorare nella propria terra? Perché gli imprenditori dei comuni di confine come Quarto, per esempio, godono di un trattamento di favore o di simpatia?
Certo che è veramente deplorevole ed increscioso questo malcostume, chi rappresenta i propri cittadini ed imprenditori nelle istituzioni, spesso fa godere i non residenti di vie privilegiate o di scorciatoie di dubbia legittimità. Questi signorotti di bassa statura politica e amministrativa pensano solamente alla propria sopravvivenza politica e al proprio orticello di clientele, quindi solamente attraverso la "piccola" macchina amministrativa comunale riescono ad ergersi a primi attori che spartiscono lavori di modesta entità. Probabilmente è l'unico affare che possono gestire, quello dei piccoli lavori pubblici, perché non riescono assolutamente ad interferire e ad interagire con quei pochi e validi imprenditori puteolani che probabilmente realizzeranno la più importante opera turistica sul litorale di Pozzuoli. Sarà la frustrazione della poca considerazione di questi veri e rinomati imprenditori di Pozzuoli a spingerli a guardare oltre confine comunale e a "flirtare" con lo straniero?
Una domanda e mille risposte ma speriamo che l'imprenditoria puteolana possa prendere in mano la propria terra e non si faccia sbranare dalla concorrenza forestiera.

Il Funambolo.

martedì 26 giugno 2012

I giovani avvocati hanno più appeal e sono preferiti rispetto ai "nomi"


Il vento sta cambiando sia un politica sia nel mondo dei professionisti. I giovani avvocati, preparati e rampanti, sono più ricercati e godono tendenzialmente di più stima rispetto ai "vecchi" avvocati. La clientela si sposta verso  le nuove leve, anche per incarichi complessi, in quanto sono più combattivi e meno "chiachielli" rispetto ai signorotti di lungo corso che sembrerebbero in caduta libera; tanto da rifugiarsi in settori marginali del diritto quali i piccoli reati di edilizia per quanto riguarda il penale.
Il cliente di oggi non fa più distinzioni tra un giovane legale sveglio e preparato e l'avvocato di nome e di moda. Oggi vengono apprezzati l'impegno e la combattività, come prestazione di mezzo, al di là del verdetto finale. Questo accade soprattutto nel settore penale dove c'è un enorme spostamento di clientela verso questi  giovani e volenterosi ragazzi che con impegno, dedizione ed entusiasmo affrontano ogni caso con dovizia di particolari e con continui approfondimenti.
Avvocati di "nome" che comincerebbero ad essere bistrattati e scartati e giovani che si prendono una bella soddisfazione per la rivalsa in un settore ove questi ultimi vengono continuamente sottomessi, trattati come "filippini" ed in certi casi vittime di pressioni e vessazioni psicologiche, frutto anche dell'autodifesa di casta attraverso ordini e burocrazia varia. Per questo la casta ha bisogno di ignobili e non equi esami di stato che premiano non si sa chi. La meritocrazia viene continuamente mortificata.
Lo sfruttamento che subiscono i giovani in molti studi legali ha assunto contorni quasi "cinesi": nemmeno gli extracomunitari che lavorano nei campi nostrani ricevono trattamento peggiore, anche economico.
Ma il tempo e la realtà stanno dimostrando il contrario, i giovani iniziano a godere di più stima tra la clientela e vengono selezionati da questa con maggiore frequenza. Lo si evince sopratutto, per esempio, nei maxi processi  ove nonostante la complessità e la delicatezza della materia, nelle aule di giustizia non si trovano più i soliti soloni dell'avvocatura (spesso bollati dai più come "chiachielli" o chiacchieroni come dir si voglia) ma giovani agguerriti che dimostrano più volontà.
Qualche signorotto dirà che oggi non si guadagna più come una volta per certi reati, questo è vero ma il più delle volte è un alibi o una giustificazione da dare a se stessi e agli altri della propria decadenza o moribonda via professionale. Molti si rifugiano nel penale edilizio narrando di compensi o guadagni maggiori rispetto ad altri reati ma ciò non può sembrare vero o essere la regola, salvo eccezioni, in quanto tale settore sembra essere il cimitero degli elefanti per chi nella vita ha sempre affrontato altro tipo di incarichi. Certo sono anche quelli incarichi importanti e redditizi, per tutti, ma chi si è eretto sempre a professore o a "santone" del diritto non può giustificare la propria "retrocessione" con tali assunti.


giovedì 14 giugno 2012

"Mazzata" della Cassazione: incriminazione per estorsione più facile per i parcheggiatori abusivi.


Un tema che tiene banco in questo periodo e che molto fa discutere in città è sicuramente quello dei parcheggiatori abusivi, una vera piaga sociale che va sempre più accentuandosi specie nel weekend e fuori i locali della movida notturna. Richieste esose, petulanti e molto spesso accompagnate da atteggiamenti intimidatori, tanto che il sindaco di Pozzuoli Enzo Figliolia ha dichiarato senza mezzi termini che questi personaggi possono anche essere sentinelle della camorra. I rimasugli della "balorderia" puteolana.
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n° 21942 del 7 giugno 2012 è finalmente intervenuta a gamba tesa sul tema abbassando la soglia di configurazione del reato di estorsione a carico di tali soggetti ritenendo che la minaccia, quale elemento base ed integrativo del reato citato, debba ritenersi sussistente persino se tale forma sia  in maniera implicita, larvata, indiretta ed indeterminata, essendo solo necessario che sia idonea ad incutere timore ed a coartare la volontà del soggetto passivo, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell'agente, alle condizioni soggettive della vittima ed alle condizioni ambientali in cui questa opera. Dunque anche se la velata costrizione e/o pretesa  riguardi una modica somma di denaro al fine di "custodire" il veicolo.
Non è più necessario che vi sia la palese e manifesta minaccia attraverso forme esplicite, la Cassazione ha stabilito che la minaccia può estrinsecarsi anche mediante altre forme che possono essere più o meno implicite ed attenuate. E' da tenere in considerazione soprattutto la percezione soggettiva della persona offesa  la quale potrebbe essere intimorita per mezzo delle condizioni ambientali in cui il fatto avviene e per mezzo della personalità di chi agisce: la moltitudine di tali soggetti non sono certo "teneri" o discreti nelle loro richieste. Molti si presentano già con atteggiamento e fare prorompente ed invadente oltre che volgare, tale circostanza, anche da sola, potrebbe ingenerare nel soggetto passivo (nell'automobilista o chi per esso che intende parcheggiare) un certo grado di coazione della propria volontà per la quale si è "tenuti" a pagare.
Non è peregrina l'ipotesi che tali soggetti possano essere passibili anche di una contestazione dell'aggravante del "metodo mafioso" (art. 7 l. 203/91), in quanto tali comportamenti vessatori degli automobilisti possono e sono spesso accompagnati da atteggiamenti anche "estetici" da camorrista.
Sembra che la Corte di Cassazione abbia voluto dare una forte e decisa sferzata a tale fenomeno o quantomeno abbia voluto suggerire una corretta qualificazione giuridica di tali fatti all'autorità giudiziaria e dunque alle modalità di indagine delle forze dell'ordine.

lunedì 11 giugno 2012

Pozzuoli, tutti trombati: comanda il cerchio magico di Figliolia. Botte uddiccine.


Alla fine nonostante i numerosi e cospicui consensi che gli ex del centro destra hanno portato alla coalizione di centrosinistra di Figliolia passando nelle sue fila, il primo cittadino si consulta, si coordina e decide con l'ausilio di quei 4/5 personaggi che lo circondano da sempre. Tutti scontenti dunque, soprattutto i trasformisti che pensavano di andare a comandare in casa di altri.
Non sono bastati i quasi mille voti di Pennacchio e il voluminoso bottino dei vari Del Giudice e qualche altro a spostare gli equilibri persino nel Pd, Figliolia continua a decidere con il suo manipolo di ex comunisti incalliti per poi presentare agli altri consiglieri della maggioranza soltanto il "conto" ovvero le decisioni già prese. Nessun dialogo, nessuna concertazione, sicché i nuovi membri della maggioranza, nonostante l'enorme mole di peso politico popolare che hanno relegato alla compagine del sindaco, si sono trovati fuori da ogni decisione in merito agli assessori. Pare che nemmeno un semplice consiglio gli sia stato richiesto. Poi qualcuno si lamentava di Magliulo dipingendolo quale despota.
Nell'Udc poi va in scena un teatrino degno di nota: nessuno si fida del prossimo, si tirano i capelli l'uno con l'altro e quindi nessuno si dimette per accettare la nomina di assessore consci del fatto che alla prima fibrillazione politica o di altra natura il sindaco possa "gettarli in mare" (revocarli) e quindi farli trovare senza sedia sotto i fondelli e senza che nessuno li garantisca in consiglio comunale tra gli entranti al loro posto.
La maggioranza è di 18 a 6 ma continuando di questo passo è probabile che arrivi a cifre "magliuliane" con il tempo.

martedì 22 maggio 2012

Pozzuoli: Figliolia alza la voce con l'Udc?


Forte del plebiscito di voti ottenuti il neo sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia starebbe formando la nuova giunta che deve governare la città nel prossimo futuro. La sonora e schiacciante vittoria dell'uomo del Pd, il quale avrebbe vinto anche senza i voti dell'Udc, blinda il sindaco in una posizione di preminenza personale che gli consente di effettuare qualsiasi scelta pur non tenendo conto dei dettami e delle richieste di una parte della sua maggioranza, soprattutto quella che fa riferimento ai vari trasformisti che lo stesso Figliolia ha imbarcato in coalizione e che alla prova dei fatti sono risultati quasi irrilevanti (salvo qualche posizione) per la vittoria elettorale.
Figliolia può arrogarsi il potere di decidere e di seguire la linea ed il percorso politico che ritiene più opportuno anche se qualcuno della sua maggioranza non lo condivide: sono ben 18 su 24 i consiglieri su cui può contare e già si è permesso il lusso di spedire Tozzi dei Verdi all'opposizione mantenendo l'abnorme maggioranza numerica. Se anche altri proverebbero a mettere la "testa fuori dal sacco" il primo cittadino potrebbe spedire anche loro da dove provengono senza risentire di alcun tipo di problema.
Per questo Figliolia starebbe alzando la voce e dettando in prima persona le scelte anche organiche ed umane sulle quali contare per la formazione del nuovo esecutivo puteolano, mostrando il suo carattere di ferro che è anche il suo tallone di Achille, così come lo è stato per Magliulo. Parrebbe, infatti, che il partito trasformista per eccellenza, l'Udc, forte anch'esso dell'eccezionale e singolare risultato ottenuto per mezzo del cartello elettorale che ha allestito, stia cominciando ad alzare il prezzo e a richiedere molto in termini politici. Per questo il sindaco Figliolia, forte della vigorosa investitura popolare e della abbondante autosufficienza della maggioranza anche senza l'Udc, parrebbe deciso a mantenere in modo fermo e deciso la propria posizione e la propria "voce" per ogni tipo di questione che riguardi la nuova macchina amministrativa che si sta formando.
Per i trasformisti sarebbe il danno oltre che la beffa, hanno abbandonato il centrodestra per approdare verso nuovi orizzonti convinti di avere le redini della coalizione di Figliolia, invece si ritrovano scalzati internamente da "estranei" (Cutolo, Orsi e Cossiga), per quanto riguarda i "vecchi" uomini di partito dell'Udc che sono rimasti tutti fuori ad eccezione di Marrandino che è stato eletto per il rotto della cuffia, e non necessari per la tenuta della nuova maggioranza di sinistra.
Altro che ago della bilancia, forse una futura palla al piede?
Che beffa!

venerdì 11 maggio 2012

Pozzuoli: schiaffo ai discotecari, ordinanza contro la movida "cafona"



Ordinanza shock per i "discotecari" e i baristi puteolani, il commissario Mastrolitto, dipendente del Ministero dell'Interno, ordina la chiusura anticipata dei locali della movida puteolana e pone il divieto di vendere alcolici oltre una certo orario.
 La libertà di impresa è un diritto primario e sacrosanto in un paese liberale quindi l'ordinanza appare leggermente eccessiva soprattutto per quanto concerne la chiusura degli esercizi alle ore 2 di notte: in un paese che vive di movida anche "cafona" il limite dovrebbe spostarsi un ora dopo. Forse più sensato appare il divieto di vendere superalcolici oltre un certo orario così da evitare che giovani in stato di ebbrezza possano mettersi alla guida di auto e moto provocando incidenti mortali, magari coinvolgendo anche cittadini o passanti che nulla hanno a che vedere con le bravate dei "cafoni". Proprio per questo il diritto di impresa e di commercio va contemperato con quello della pubblica quiete e della pubblica sicurezza, per questo l'ordinanza del prefetto non è totalmente errata.
Se c'è una cosa che andrebbe prolungata è la presenza della polizia municipale sulle "piazze" della movida affinché non ci sia parcheggio selvaggio (opera di prevenzione) e ci siano i dovuti controlli anche per quanto riguarda la piaga del dilagante vandalismo che colpisce soprattutto nelle ore notturne. Risse, accoltellamenti, ubriachi ululanti sono eventi all'ordine del giorno a Pozzuoli e lo spaccio e il consumo di alcol in tarda notte è una delle cause principali unitamente alla cattiva educazione e cultura.
Adesso sì che l'ordinanza in questione ha subito messo in agitazione esponenti della politica del cosiddetto "rum&pera" e una serie di consiglieri neoeletti che rappresenterebbero gli esercenti di categoria. Sono tutti in maggioranza questi 5/6 esponenti politici di categoria e sicuramente daranno battaglia sul punto e faranno la voce grossa con il nuovo sindaco che si trova tra le mani la prima patata bollente: adesso sì che si tratta di accontentare o una buona fetta della sua maggioranza (consiglio comunale zeppo di Pr, baristi, discotecari ecc. ecc.) revocando l'ordinanza o proseguire  nella direzione segnata dal commissario tutelando la popolazione che vive nelle aree della movida?
Nonostante tutto si spera che chi è addetto ai controlli, qualsiasi sia la normativa anche se adeguatamente modificata, faccia rispettare la legge e non chiuda entrambi gli occhi commettendo così vistosi e plateali omissioni di atti d'ufficio.


mercoledì 9 maggio 2012

Pozzuoli: suicidio "assistito" del Pdl, vince il centro "destra" di Figliolia.



Una vera e propria eutanasia del popolo della libertà, qualcuno ha giocato sporco, anzi ha giocato per perdere.
C'è necessità di cambiare aria, uomini e mezzi: si è fatto di tutto pur di far perdere terreno al partito che nel resto della Campania ha mantenuto i suoi livelli elettorali confermandosi primo partito. I colpevoli devono pagare.
 Buono invece l'esordio del partito Futuro e Libertà che ha abbondantemente superato la percentuale nazionale.
I veri vincenti di questa sfida sono gli "ex" (?) uomini del centrodestra che hanno ingrossato le fila del sedicente centrosinistra puteolano. Nell'Udc c'è stata una vera e propria battaglia con imprenditori (con annesse "portaerei") che da ospiti hanno spazzato via la vecchia classe politica del partito ed hanno fatto sì che gli uomini di fiducia dei coordinatori e segretari vari rimanessero fuori senza essere eletti. Anch'esso è un cartello elettorale come il Pdl e non possono negarlo.
Nel Pd invece l'uragano Pennacchio spazza via ogni concorrente della lista divenendo il primo eletto in assoluto per l'elezione in consiglio comunale sfiorando i mille voti, anche qui la "vecchia" guardia degli uomini legati a Figliolia e alla concezione di una vera sinistra sono rimasti a rincorrere chi nella passata legislatura era nel centrodestra.
Ha vinto il centrodestra trapiantato nella "sinistra", questo è il dato che emerge da queste elezioni così come emerge che molti hanno giocato sporco alle spalle del povero Filippo Monaco che ha assunto le vesti di agnello sacrificale.
Un augurio al nuovo sindaco della città per la vittoria e affinché possa operare con serenità di percorso per il bene della comunità.

venerdì 4 maggio 2012

Emergenza tasse e suicidi: a Pozzuoli Monaco licenzierà Equitalia.


Il candidato sindaco del centro destra Filippo Monaco ha promesso ai propri elettori e concittadini che se venisse eletto si avvarrà della legge 166/2011 affinché Equitalia non possa più riscuotere i tributi che saranno riscossi direttamente dall'ente locale.
Finalmente una proposta seria che genera speranza ed enorme consenso tra la gente dato che l'agenzia Equitalia non è certamente ben voluta dalla popolazione per mezzo dei meccanismi coatti di riscossione che adopera con troppa facilità come nel caso delle frequenti ipoteche. La gente di Pozzuoli spera, vorrebbe rifiatare, la crisi economica associata alla pesante tassazione stanno strangolando la popolazione e la proposta del candidato sindaco Monaco va proprio nella direzione di un diretto aiuto alle persone che sono in difficoltà economiche. Estromettere Equitalia vorrebbe dire improntare il sistema di riscossione ad una maggiore civiltà giuridica e liberalità.
La gente spera, è l'unica cosa che gli è rimasto per non cadere nel baratro dei suicidi che costituisce la raccapricciante emergenza del momento. Noi ci crediamo, Filippo non deluderci.

venerdì 27 aprile 2012

Pozzuoli: Verdi sedotti e poi abbandonati dal centrosinistra di Figliolia.


Non è più un mistero ormai, il partito dei Verdi è stato ripudiato dalla coalizione di centrosinistra che supporta Figliolia come sindaco. Il problema è che legalmente e formalmente la lista dei Verdi è di supporto alla candidatura di quest'ultimo, quindi ogni voto che viene dato alla lista viene automaticamente attribuito anche al sindaco della coalizione di appartenenza, a meno che l'elettore non esprima un voto disgiunto ovvero dia la preferenza ad un candidato di quella lista e poi metta la croce sul nome del sindaco di un altro schieramento.
I Verdi puteolani sono stati usati ed abbandonati al loro destino e questo solo perché hanno osato candidate il dott. Tozzi che per qualcuno non era degno di far parte della coalizione di centrosinistra. Dopo tutti i transfughi che lo schieramento di Figliolia ha imbarcato perché non permettere anche al candidato consigliere Tozzi di far parte della medesima coalizione? Perché questa discriminazione?
Non sembra corretto e coerente prendersi i voti dei Verdi per l'elezione del sindaco e poi abbandonarli al proprio destino se questi riuscissero a portare in consiglio comunale un proprio esponente, ma anche se ciò non avvenisse i voti dei Verdi, salvo voto disgiunto, andrebbero conteggiati in favore di Figliolia.
Sembra veramente una questione grottesca questa storia e nemmeno tanto congrua, pertanto sarebbe più giusto   che i candidati dei Verdi non si facciano fare "fessi". Al riguardo è da mettere in risalto che per gli eventi o per i volantini di iniziative della coalizione di centrosinistra il loro simbolo non compare nemmeno, come se non esistessero.
Dunque per la discriminazione e per le quotidiane prese di distanza che subiscono da chi dovrebbero essere loro alleati, va tutta la nostra solidarietà.