sabato 31 maggio 2014

PD Pozzuoli, Paolucci ancora tu, ma non dovevamo vederci più?


La querelle era nota, Paolucci qualche settimana fa ha inviato una lettera durissima contro Figliolia e il PD puteolano, rei a dir suo, di averlo scaricato per le imminenti elezioni europee nonostante la grossa mano che il "cinese" avesse fornito ai democratici di sinistra puteolani.

A rigore di logica/politica Paolucci non avrebbe dovuto prendere un voto a Pozzuoli perché lo "staff consiliare sindacale" avrebbe dovuto appoggiare solamente i nomi portatigli sul tavolo, ma qualcosa è accaduto: ad urne chiuse e spoglie Paolucci ha preso la bellezza di 1600 e rotte preferenze.
Chi ha tradito Figliolia? Chi ha tramato e flirtato con il cinese all'insaputa del totem puteolano?
Sicuramente nel PD qualche consigliere è stato fedifrago ma si parla addirittura di un supporter "eccellente" e storico del centrodestra che ha appoggiato l'europarlamentare del PD.


Il Funambolo

venerdì 30 maggio 2014

Pozzuoli, opposizione assente: anche i Grillini latitano


L'opposizione in consiglio comunale alla sinistra che governa la città a Pozzuoli già contava un manipoli di unità. Adesso che anche Tito Fenocchio, in passato già esponente della sinistra e poi riposizionatosi nel centrodestra nel corso degli anni, ritorna nello schieramento di Enzo Figliolia, la minoranza in consiglio comunale si assottiglia ancora di più: premessa l'assenza ufficiale di un gruppo consiliare di Forza Italia tra gli ormai ex Pdl.

L'azione di contrasto politica non va tanto meglio nemmeno al di fuori del consiglio comunale dove appare del tutto assente persino la voce dei "grillini", impegnati in tutta Italia, strillanti ed avversi ad ogni forma di sistema politico. 
A Pozzuoli dove sono gli adepti del movimento cinque stelle? Non si ode la loro voce o il loro baccano, eppure puntualmente alcuni soggetti si presentano puntualmente alle elezioni amministrative comunali.
Compaiono solo in quelle occasioni? O tanto opposizione e avversi al sindaco Figliolia non sono? 
Speriamo solo che non siano stati accarezzati politicamente anche loro da quest'ultimo, altrimenti veramente a Pozzuoli cesserebbe ogni sorta di antagonismo politico nei confronti della variopinta maggioranza.

Nicolino

lunedì 26 maggio 2014

Pozzuoli, Pennacchio si conferma primo grande elettore alle Europee

Domenico Pennacchio (foto by Gino Conte)

Sia nel centrosinistra che nel centrodestra alcuni candidati sono stati appoggiati da diverse personalità della politica locale sui quali interi gruppi hanno converso.
Nel PD per esempio la Picierno è stata la prima opzione femminile di tutto il partito e della maggioranza dei consiglieri e ha totalizzato intorno alle tremila preferenze. Poi ci sono stati anche altri candidati che hanno preso qualche migliaio di voti, come Pittella, Pirillo, Cozzolino: tutti espressione di varie composizioni di consiglieri che li appoggiavano.  
Addirittura pare che i candidati del partito di Renzi siano stati votati su indicazione di alcuni consiglieri comunali di opposizione, la cui eventualità confermerebbe la circostanza che a Pozzuoli non esiste una parte veramente avversa al sindaco Figliolìa che gli fa opposizione. Sarebbe tutta una pastetta con accordi sottobanco, se fosse vero che importanti personalità della minoranza abbiano votato alle Europee per uomini del partito democratico.  
Pina Picierno
Anche nell'opposizione Barbara Matera ha racimolato voti dai vari personaggi legati a vario titolo a Forza Italia, premessa l'imposizione che è arrivata dall'alto della scellerata gestione regionale del movimento berlusconiano.
Ma tra tutti spicca il nome del candidato, già sindaco di Ischia, Giosy Ferrandino, il quale pare abbia avuto un notevole e cospicuo bottino elettorale a Pozzuoli, sui 1056 voti, tutti da conteggiare al supporto del consigliere democratico Domenico Pennacchio, il quale si conferma autentica macchina da guerra elettorale, confermando quanto aveva avuto in termini di preferenze personali con la sua elezione a primo eletto di tutto il consiglio comunale di Pozzuoli.
Certo se si considera che tutti i consiglieri e gli uomini del PD, i quali ammontano a diverse decine di unità, hanno converso sulla Picierno con circa 3000 voti, il risultato personale del Pennacchio ha dell'incredibile perché frutto del bacino elettorale di un unico soggetto che ha preso un terzo dei voti di tutto il PD puteolano messo insieme, compreso il sindaco Enzo Figliolia.

La Salamandra


Forza Italia, Martusciello conquista la leadership in Campania, flop della Matera.


Un boom fiammeggiante. Fulvio Martusciello sfonda il muro delle 81mila preferenze in Campania posizionandosi prepotentemente in prima posizione in Forza Italia, conquistando di fatto la leadership del partito. Una netta affermazione personale che ha il sapore di imminente investitura a sovrano campano nel movimento di Silvio Berlusconi.
Nelle roccaforti flegree, Monte di Procida e Quarto, Martusciello supera le 1000 preferenze e stacca di centinaia e centinaia di voti Barbara Matera. A Quarto quest'ultima ha racimolato appena 238 voti con uno scarto con il primo eletto che si aggira sugli 800 voti. Stessa sorte a Monte di Procida e Bacoli dove lo scarto tra il nuovo Re di Forza Italia e la bionda ex starlette è stato, rispettivamente, di 445 voti e di 355 voti. Anche a Villaricca lo scarto ammonta a ben 544 preferenze.
Nella "rossa" Pozzuoli Fulvio Martusciello prende ben 684 preferenze.
Fulvio Martusciello e Franco Iannuzzi
Se si considera che la Matera, candidata principale dei Cesaro, era il nome femminile più abbinato e portato per ordini dall'alto su ogni territorio, i conti sono presto fatti. Numeri ipotetici alla mano doveva essere la prima anche a livello provinciale napoletano dove invece Martusciello gira intorno alle 44mila preferenze doppiando di fatto la Matera ferma intorno alle 24mila preferenze.
La Matera doveva essere la prima eletta in Campania e in ogni comune di questa regione, almeno secondo le intenzioni dei suoi sponsor, invece si ritrova ad essere solamente quinta, dietro al "brigante" Enzo Rivellini.
Una sonora bastonata quindi per i Cesaro e per qualche coordinatore regionale e provinciale del partito troppo schierato con questi ultimi?
Ma il dato più importante è per la nuova investitura di Fulvio Martusciello in Campania.

La Coccinella

giovedì 15 maggio 2014

Pozzuoli, PD in imbarazzo: le Iene smascherano consigliere comunale


Un servizio del noto programma televisivo di Mediaset si sarebbe focalizzato sulla vicenda di un consigliere comunale del PD di Pozzuoli il quale avrebbe cercato di vendere un posto di lavoro nella Guardia di Finanza.

L'irruzione della Iena Luigi Pelazza sarebbe avvenuta proprio all'interno del consiglio comunale, dove avrebbe letteralmente rivelato alle massime autorità cittadine presenti le presunte "malefatte" del consigliere democratico.
Forte imbarazzo serpeggia nel PD puteolano per la triste vicenda che vede coinvolto un proprio membro. Sconcertato il sindaco.

Al di la del garantismo e del rispetto dei diritti di difesa della persona coinvolta, c'è solo una meditazione da proferire al partito della sinistra da sempre ossessionato a fare bella figura dal punto di vista morale e legalitario, sempre attento a non perdere parvenze di verginità etiche e pudicizia, almeno di facciata: "non sputare in cielo che in faccia ti torna" o sarebbe più appropriato il religioso detto "chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Cosa fosse successo se il "biricchino" di turno fosse stato uno del centrodestra o di Forza Italia? Probabilmente solo quando tocca agli altri si prova eccitazione da masturbazione intellettuale e morale.


Nicolino

venerdì 9 maggio 2014

Rione Terra, passerella per la casta, Maione: evento in stile politico-elettorale


Poteva essere una festa per tutti, almeno questa era l'intenzione del popolo puteolano, il quale da anni desidera di riavere la "terra promessa", la propria origine e la propria storia: il Rione Terra di Pozzuoli.
Ma alla cerimonia di inaugurazione del Duomo non hanno potuto partecipare tutti, anzi solamente qualche centinaio di persone selezionate non si sa con quale criterio. Addirittura c'era il Antonio Bassolino, il quale oggi  non ricopre più alcuna carica politica o istituzionale e non è puteolano, non si è capito a che titolo fosse presente.
Una manifestazione per pochi "eletti", perlopiù politici o uomini delle istituzioni o del clero: quella che viene definita dall'opinione pubblica con il termine casta. Una cerimonia riservata, un gala per pochi prescelti o predestinati.
Un atto d'amore verso la città avrebbe voluto che la manifestazione si fosse svolta con il calore e l'entusiasmo di tutti i puteolani che volevano riabbracciare l'antica rocca cittadina.
E' sembrata più una passerella per divi che una festa del popolo. Sarà cominciata la campagna elettorale? O la paura che la passione dei puteolani che sarebbero accorsi in centinaia avrebbe potuto oscurare qualche big locale?
Gennaro Maione e Lorenzo Sozio
Ragionamento in linea anche da parte degli esponenti di Forza Italia, difatti il giovane legale Gennaro Maione, cofondatore del primo Club cittadino del parito berlusconiano, ha esclamato al riguardo: "Invece di promuovere la partecipazione di tutti i cittadini e dei fedeli alla cerimonia si è scelto di limitarla solo ad un gruppo di 400 persone dando vita ad un evento in esclusivo stile politico-elettorale". A dare forza alle parole del collega ci ha pensato il sarcasmo dell'avvocato Lorenzo Sozio il quale ha tuonato: “Questi salamelecchi ristretti non fanno altro che accentuare la distanza tra la casta e il popolo, vera autorità pubblica, che aveva il fervente desiderio di partecipare a questo gala tanto atteso."
Come l'avranno presa i puteolani questa scelta organizzativa?
Antonio Bassolino, Vincenzo Figliolia e Stefano Caldoro 


Il Funambolo



lunedì 5 maggio 2014

Martusciello a Pozzuoli, Sozio: Forza Italia riparte dai fedelissimi


Si è svolto oggi l'incontro inaugurale per il comitato elettorale di Fulvio Martusciello a via Napoli, nei pressi dello stazionamento della Pietra.
Qui il candidato all'europarlamento sotto le insegne di Forza Italia ha incontrato amici e simpatizzanti del partito i quali hanno affollato i locali del collegio elettorale organizzato dall'ex vice sindaco di Pozzuoli Carmine Morelli unitamente ad altri amici professionisti della zona.
Tra i rappresentanti di Forza Italia presenti alla adunanza politica c'erano i fondatori del primo Club del partito in onore di Silvio Berlusconi, Lorenzo Sozio e Gennaro Maione (pubblicamente ringraziati da Fulvio Martusciello), Carmine Morelli, Davide Perillo e una delle donne in lista candidate al seggio parlamentare Iris Savastano.
Prove di ricostruzione del partito puteolano? Ascoltando le parole di Lorenzo Sozio parrebbe che queste fossero le intenzioni: "Forza Italia deve prendere nuovo slancio da questo contesto, dai presenti e da altri amici responsabili che oggi non sono presenti. Il partito riparte da noi fedelissimi". Discorso condiviso e rilanciato anche dal collega Gennaro Maione il quale ha aggiunto: "I rappresentati presenti hanno dimostrato ancora una volta di avere a cuore le sorti del movimento di Silvio Berlusconi, spero che anche altri mostreranno la stessa fedeltà al partito. Qui si posa la prima pietra del nuovo centrodestra puteolano".
Parole di riconciliazione e di invito alla compattezza quelle dei due giovani attivisti di Forza Italia, le quali sono chiaro segnale per coloro i quali fino ad oggi stanno puntualmente disertando tutte le manifestazioni elettorali del partito chissà per quali interessi o su ordine di chissà quale leader provinciale notoriamente disfattista.
Soddisfatto ed entusiasta anche l'ex vice Sindaco della giunta Giacobbe, Carmine Morelli, il quale rinnova ancora una volta la propria fedeltà e il proprio fervore per il partito berlusconiano e insieme a molti dei presenti si auspica che non vengano premiati coloro i quali hanno consegnato la città di Pozzuoli alla sinistra, tradendo per ben due volte la volontà degli elettori e sfiduciando per altrettante volte la stessa giunta di centrodestra rappresentata da sindaci del popolo della libertà.

La Salamandra

venerdì 2 maggio 2014

La politica comunale ha gli strumenti per evitare la demolizione delle case abusive di necessità


Argomento spinoso e delicato quello delle demolizioni dei manufatti abusivi. Spesso si tratta di abitazioni, di prime case e della vita delle persone. La casa è un bene primario, la prima fonte di necessità e qualsiasi decisione, sia amministrativa sia giudiziaria, merita un'attenta analisi ed una equilibrata decisione.
Il consiglio comunale ha gli strumenti per affrontare in parte il fenomeno delle demolizioni e l'emergenza abitativa. Quindi la politica locale può fare di più, attraverso il consesso politico cittadino, il quale ha una soluzione a disposizione prevista dalla legge, in particolare dal testo unico 380 in materia edilizia del 2001.
Forse per negligenza, per imperizia o addirittura per paura di chissà quale entità o autorità, la politica pare abbia da sempre un atteggiamento timido al riguardo e ha ripudiato e mai attuato qualche strumento che può essere adoperato in certi casi per salvare immobili ed abitazioni dalle demolizioni, soprattutto quando ci sono in gioco diritti Costituzionali da garantire e che primeggiano su quelli di persecuzione e punizione del fenomeno dell'abusivismo edilizio. 
Il passaggio preliminare è l'acquisizione delle opere abusive al patrimonio comunale, effetto che sarebbe automatico in caso di inottemperanza ad un ingiunzione a demolire.
Così il consiglio comunale potrà con apposita delibera escludere la necessità di procedere alla demolizione, ravvisando l'esistenza di prevalenti interessi pubblici al mantenimento di un manufatto abusivo e sempre che l'opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientali.
Con una delibera del consiglio è possibile sanare immediatamente un immobile, basta che non vi siano impellenti o macroscopici interessi ambientali o urbanistici da tutelare: come nel caso di un abuso sulla bocca di un vulcano, o di una villa su di uno scoglio o di un edificio costruito su di un vecchio anfiteatro romano, tanto per citare esempi di casi estremi nei quali appare improbabile ed impossibile sanare un abuso, eco-mostri dunque. 
L'area gratuitamente acquisita rimarrà in ogni caso nel patrimonio disponibile del Comune e non è vincolata al perseguimento di fini pubblici così l'ente potrebbe anche deliberare la vendita di tali beni magari con la possibilità dell'autore dell'illecito di riacquistarne il possesso e il diritto di proprietà pagandone il prezzo, oppure il Comune potrà concederli in locazione. Tradotto in termini popolari significa che il bene rientra nel portafogli di beni che l'ente può gestire come se fosse un privato, quindi attraverso gli strumenti del diritto civile comune.
Tale espediente è previsto dall'art. 31 del citato testo unico sull'edilizia. Uno strumento poco applicato per evidenti ragioni politiche il più delle volte; anche se non pochi comuni stanno cominciano ad adoperarlo, come pare stia avvenendo ad Afragola. 
L'avvocato penalista Lorenzo Sozio, interpellato in merito afferma:  "la delibera consiliare che dichiara rispetto all'opera acquisita, l'esistenza di prevalenti interessi pubblici determina la legittimità della persistenza dell'opera abusiva sul territorio con effetti equipollenti a quelli della concessione edilizia in deroga. Il consiglio comunale ha dunque un enorme potere concentrato nelle proprie mani, una competenza generale attribuita ad un unico organo che differentemente sarebbe spezzettata tra varie autorità se si seguissero le vie "ordinarie" di sanatoria. Ovviamente una scelta del genere sarebbe opportuna ed auspicabile nel caso in cui si tratta di mettere sulla bilancia diritti costituzionali primari da garantire come quello della salute, della casa, della famiglia e quant'altro".
Una misura utile che potrebbe salvare le case di prima necessità e qualche altra struttura aperta al pubblico come centri per disabili, case di riposo che non sono in regola dal punto di vista amministrativo e che hanno sentenze penali passate in giudicato.
La politica saprà avere la forza e il coraggio ( e la capacità) di adoperare per il bene di alcuni cittadini tali mezzi predisposti con tanta sapienza e lungimiranza dal legislatore? 

Il Funambolo