sabato 8 febbraio 2014

Pozzuoli, Figliolia ricambiato con la stessa moneta?

Vincenzo Figliolia e Domenico Pennacchio (primo eletto in consiglio comunale con circa mille preferenze)

Ci sarebbero tante espressioni e tanti detti per raffigurare certe situazioni, passando dal "chi di spada ferisce di spada perisce" al semplice ma rappresentativo "ricambiato con la stessa moneta". Ma il dato di fatto sarebbe qualcosa in più di un semplice sospetto e pare non sia più nemmeno materia riservata o segretata per così dire; in genere a sinistra il motto sarebbe quello dei panni sporchi che si lavano in famiglia ma questa volta per tutta una serie di circostante e di personaggi il malumore parrebbe divenuto di pubblico dominio.
Enzo Figliolia sembrerebbe sotto tiro da parte di alcuni deputati napoletani che vorrebbero scalzarlo nella sua città o magari utilizzarlo come semplice porta acqua al loro mulino. Tra un Topo, un Piccolo e un Paolucci (parrebbe che quest'ultimo addirittura abiti a Pozzuoli!) l'ambizioso (legittimamente visti i numeri che ha racimolato alle scorse elezioni amministrative) Sindaco di Pozzuoli si trova più di un ostacolo nella corsa verso posizioni politiche ed istituzionali lontano da Pozzuoli.
In questi giorni pare che il vulcanico Enzo sia addirittura uscito allo scoperto e abbia mandato un messaggio chiaro a Napoli: a Pozzuoli il PD vince perché ci sono io e comando io.
Sacrosanta sarebbe l'obiezione di Figliolia il quale ricorderebbe con veemenza i numeri che ha avuto fino ad oggi in dote e sarebbero del tutto condivisibili le esclamazioni del tipo "porto tutti questi voti e non mi fate contare nulla?"
Un trattamento, quello dei "napoletani" nei confronti di Figliolia, che ricorda un po quello che lo stesso sindaco riserva ad alcuni consiglieri comunali della sua maggioranza: qualcuno ha apportato al PD e allo stesso primo cittadino caterve di voti ma non sembra essere tenuto così in considerazioni nelle decisioni importanti e nelle scelte decisive. Un modus operandi che certamente contribuisce ad accrescere i malumori interni proprio come quelli che lamenterebbe adesso il deus ex machina puteolano verso i vertici del partito al di fuori di Pozzuoli, un oscuramento che lo starebbe mettendo all'angolo anche nel rapporto con il neo segretario Matteo Renzi.
Altro detto, dai connotati più religiosi: non fare mai agli altri quello che non vuoi venga fatto a te.

La Salamandra