mercoledì 28 dicembre 2011

Liberalizzazioni, tremano i signorotti delle caste.

Probabilmente la fase più importante si apre adesso, il governo Monti sembra finalmente orientato a scardinare le caste e le sacche di privilegio che si annidano nelle vetuste corporazioni italiane. Avvocati, medici, commercialisti, giornalisti ecc. cominciano a sentire un certo furore all'altezza della zona lombale consci del fatto che gli ordini e le corporazioni di appartenenza dietro le quali celano le proprie imperizie ed incapacità, stanno per cedere qualcosa: si aprono (speriamo) alla concorrenza ed al vero libero mercato ove chi è migliore viene premiato.
Molti burocrati, inetti, figli d'arte e imbecilli di vario genere e titolo hanno usato queste caste legalizzate come scudo protettivo dalla concorrenza e dai validi ma precari giovani d'assalto che si affacciano sul mondo del lavoro, con competenze ed entusiasmo maggiore rispetto a molti signorotti che oramai hanno la pancia bella piena.
Gli ordini dovrebbero essere una sorta di sindacato della categoria ma nella pratica non funziona così, infatti si calano le braghe dinnanzi a certa magistratura politicizzata che coinvolge alcuni professionisti ingiustificatamente in inchieste delicate e tabù.
La concorrenza ed il libero mercato premieranno i migliori e così senza inutili e farraginosi esami statali farsa la macelleria sociale può finire. Altro che precariato la situazione attuale e per non parlare delle condizioni di lavoro e di sfruttamento "cinese" che subiscono i giovani laureati negli studi professionali.

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