mercoledì 9 novembre 2011

Rilanciamo il turismo con il modello "Vegas": sì ai Casinò ed abolizione della legge Merlin.

Sotto i colpi della crisi c'è bisogno di un drastico cambiamento di rotta, rompendo vecchi tabù e spezzando altresì il monopolio ideologico-moralistico di una certa sinistra e di una certa morale clericale.
E' arrivata l'ora di sfruttare le più grandi risorse e ricchezze degli italiani e dell'Italia, costituite rispettivamente dalla creatività e dalla geomorfologia della penisola italiana. Un paese dal clima mite, un posto al sole nella macchia mediterranea avvolta dall'omonimo mare, caratteristiche che dovrebbero spingere l'Italia a sfruttare ed esaltare il settore turistico come volano per il rilancio economico.
Una rivoluzione della legislazione turistica che privatizzi e liberalizzi annullando anche ogni forma di proibizionismo derivante dal clericalismo e dal buonismo cattocomunista. Infatti le misure da attuare sarebbero le seguenti:
- Liberalizzazione e sburocratizzazione dell'edilizia "turistica" annullando ogni potere di veto in capo a vetuste e antiquate autorità pubbliche quali le Soprintendenze archeologiche, le quali dovranno avere poteri meramente consultivi.
- Liberalizzazione di ogni tipo di licenze,autorizzazioni e concessioni per le strutture turistiche, sostituendo tali provvedimenti con le semplici e liberali dichiarazioni di inizio attività.
- Liberalizzazione e legalizzazione per consentire l'apertura di Casinò nelle località maggiormente turistiche.
- Abolizione della legge Merlin che vieta la prostituzione legalizzata.
- Concessione dei siti di interesse archeologico-culturale a soggetti privati i quali sono i più indicati nel poterli amministrare e conservare e sfruttarne la capacità attrattiva.
- Dichiarare le coste italiane e le relative lingue di territorio che le circondano "aree di interesse turistico" ove ogni sorta di intervento a vocazione turistica è concesso e liberalizzato.
Questo è il modello "Las Vegas" ove tutto ciò che non è espressamente vietato è consentito.

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