lunedì 12 settembre 2011

Giovani prendiamoci il futuro contro gli ingordi.

La classe politica odierna, come testimonia l'ultima manovra, si ostina a trincerarsi dietro una massiccia diga burocratica affinchè i giovani non possano emergere. Le caste di signorotti e di mangioni che appoggiano questi vecchi Trimalchione gode e gongola in quanto non è stato liberalizzato un bel nulla, per questo non sono stati rimossi i paletti che impediscono i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro professionale e non. La manovra finanziaria del cosiddetto governo liberale non premia nessuno, gli ostacoli sono ancora lì così come le caste notarili, quella degli ordini degli avvocati ecc.
A ciò aggiungiamo i vincoli e i lacciuoli burocratici che ci vogliono per mettere su un impresa, da quello fiscale a quello urbanistico-edilizio. In questi ultimi settori andrebbe tutto semplificato sopprimendo ogni tipo di macchinazione burocratico-amministrativ preventiva con semplici e liberali dichiarazioni di inizio attività, spostando la fase dei controlli ex post. Nemmeno questo mi sembra sia stato fatto dal governo delle libertà.
Se un giovane tenta di entrare in politica con l'ascia trai denti e la dialettica forte cercano in tutti i modi di limitarlo e con ogni mezzo, anche quello più subdolo e professando che solo con il perenne stato di toni bassi e di inciuci si può fare carriera politica. Non è vero, i signorotti si sono accorti che il vento è cambiato e TEMONO I GIOVANI che hanno l'obbligo di urlare.
Se la vedranno brutta questi ingordi alle prossime elezioni.

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