mercoledì 21 settembre 2011

Italiani spremuti come limoni: ci negano persino la benzina e le sigarette.

L'ultima manovra finanziaria targata Tremonti è solamente il prolungamento di un massacro che dura da anni e che porterà allo stremo tanti italiani che non sopportano più questa oppressione fiscale e burocratica. E' di moda fare cassa aumentando il prezzo delle sigarette, ormai il loro prezzo è diventato proibitivo e quello che fino ad oggi è considerato un uso e una consuetudine tanto antica è divenuto un lusso, ci viene negata anche questa forma di libertà di sfogo o di appagamento.
Il carburante è l'altra moda "tassativa",aumenta a dismisura e raggiunge prezzi che non permettono a nessun povero cristo di soddisfare adeguatamente i propri bisogni ed esigenze più elementari. Sul prezzo di un litro di benzina oltre il 74% è costituito da tasse e l'incidenza citata non sembra fermarsi, continuerà a salire fino a quando nessuno potrà più permettersi un automobile.
E' quasi imbarazzante dover mettere in risalto questi due esempi per gridare il proprio dolore ad amministratori che prelevano forzosamente denaro dalle tasche dei soliti contribuenti, perchè si incide sempre e solo sui prezzi dei beni di prima necessità, sulla merce che viene consumata da tutti i cittadini e di cui hanno il bisogno impellente. L'automobilista e i fumatori sono diventati i bersagli preferiti di un fisco a tratti sadico conscio del fatto che nessuno avrà mai la forza di ribellarsi e di mettere in atto il più grande SCIOPERO FISCALE che la storia d'Italia ricordi.

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